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Come perdersi tra colline di legno

Storia di Michel Eggimann, liutaio svizzero (di Neuchâtel), che si è conquistato un posto nel quartiere dei leutari di Roma

  • 22.03.2020, 08:45
  • 22.11.2024, 19:42
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L'anima del violino

RSI Info 22.03.2020, 08:45

  • RSI/Valerio Maggio

Il quartiere dei “leutari” a Roma si trova a pochi passi da Campo de’ Fiori, nel cuore storico della città. L’origine del nome è incerta. C’è chi fa risalire il termine “leutari” alla presenza nel quartiere – in anni passati – di costruttori di liuti. Alcune testimonianze parlano infatti di “vicolo dei fabbricanti di testuggini” proprio perché la forma del liuto ricorda il guscio della tartaruga. È in questa zona di Roma, già storicamente intrisa di un passato musicale, che ha la sua bottega il liutaio svizzero Michel Eggimann.

Eggimann è nato a Neuchâtel e all’età di 19 anni ha costruito il suo primo violino. “Dopo scuola andavo spesso nella bottega di un amico liutaio, mi affascinava questo mestiere. Un giorno lui mi ha detto di aiutarlo, di provare a costruire un violino. Era estate, lo ricordo bene, e in tre settimane ultimai il mio primo strumento”, racconta alla RSI Michel Eggimann.

Dopo una prima formazione in bottega Eggimann lascia la Svizzera e si sposta in Lombardia per perfezionare i suoi studi alla Scuola Internazionale di liuteria di Cremona. Oggi, dopo 36 anni, ciò che lo appassiona è l’anima “diabolica e misteriosa del violino, l’impossibilità di controllarne al 100% la costruzione” spiega Eggimann.

Valerio Maggio

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