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Dai panini spagnoli ad Alptransit

I 175 anni della ferrovia in Svizzera: un'avventura che iniziò il 9 agosto 1847 con una linea di 22,5 chilometri tra Baden e Zurigo

  • 9 agosto 2022, 06:43
  • 20 novembre, 15:20
Uno storico treno TEE (a sinistra) e un moderno Giruno

Uno storico treno TEE (a sinistra) e un moderno Giruno

  • Keystone
Di: ATS/Pa.St. 

Tutto iniziò il 9 agosto 1847: allora - esattamente 175 anni fa - in Svizzera entrò in funzione il primo collegamento ferroviario. Si trattava della cosiddetta "Spanisch-Brötli-Bahn" (la Ferrovia dei panini spagnoli) tra Zurigo e Baden. I convogli trainati da locomotive a vapore percorrevano il tratto di 22,5 chilometri in 38 minuti. Con la carrozza il tempo di viaggio era di tre ore. Il costo del biglietto: 1,60 franchi in prima classe, ottanta centesimi in terza.

La stazione di Baden (AG) nel 1847

La stazione di Baden (AG) nel 1847

  • Keystone

Ma cosa c'entravano i "panini spagnoli"? Il treno - che assicurava il collegamento tra le due località quattro volte al giorno in settimana, cinque la domenica e nei festivi - prese quasi subito il nome dai dolci appena sfornati che un panettiere di Baden inviava ogni mattina a Zurigo. Dolci che viaggiavano, appunto, in treno.

Ed è dunque dai "panini spagnoli" che in Svizzera per la ferrovia iniziò ufficialmente una storia lunga 175 anni. Anche se i primi treni giunsero nel Paese già tre anni prima: il 15 giugno del 1844 le ferrovie francesi inaugurarono un collegamento da St. Louis (Francia) a Basilea. Ma il tratto tra Baden e Zurigo era il primo interamente su suolo elvetico.

La ferrovia dei privati

L'ulteriore sviluppo ferroviario in Svizzera prese il via pochi anni dopo. Nel 1850 il Consiglio federale affidò infatti a due esperti britannici l'incarico di elaborare un modello per la rete elvetica. Questi proposero una struttura a croce fra il lago di Costanza e il Lemano, con un punto nodale a Olten. Una struttura, questa, sopravvissuta fino a oggi. La prima legge sulle ferrovie è poi datata 1852.

Lo storico treno "Freccia Rossa" alla stazione di Losanna nel 1950

Lo storico treno "Freccia Rossa" alla stazione di Losanna nel 1950

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Contro il parere del Governo federale, il Parlamento decise che la realizzazione della rete ferroviaria andava lasciata ai privati. La nuova legge affidava quindi ai Cantoni la competenza di rilasciare concessioni e non prevedeva nessuna regolamentazione sui tracciati, sugli aspetti tecnici o sulla politica dei prezzi. Videro così la luce quattro grandi società ferroviarie: la "Schweizerische Centralbahn" (SCB), la "Schweizerische Nordostbahn" (NOB), le "Vereinigten Schweizerbahnen" (VSB) e la "Jura-Simplon-Bahn" (JS).

Ben presto ci si accorse però che i Cantoni non erano in grado di tenere sotto controllo e coordinare lo sviluppo della rete ferroviaria. Le competenze furono allora affidate, nel 1872, alla Confederazione. E fu rilanciato il dibattito sulla statalizzazione delle ferrovie. Statalizzazione che il popolo approvò nel 1898. Nel 1902 nacquero così le FFS. Per risanare le infrastrutture ferroviarie si dovette investire più di un miliardo di franchi dell'epoca.

La rivoluzione attraverso le Alpi

Una delle principali tappe della ferrovia elvetica è sicuramente la creazione della linea del San Gottardo, che cambiò radicalmente il panorama dei trasporti a livello europeo. La relativa galleria ferroviaria, lunga quindici chilometri e considerata come l'opera del secolo, fu inaugurata il 23 maggio 1882. Al traforo del San Gottardo seguirono poi quelli del Sempione e del Lötschberg.

In tempi recenti - si parla del 2016 - la rete ferroviaria elvetica si è arricchita di un'altra opera storica: si tratta della galleria di base del San Gottardo. È lunga 57 chilometri e, assieme a quella del Monte Ceneri entrata in servizio alla fine del 2020, ha permesso di ridurre notevolmente i tempi di viaggio lungo l'asse ferroviario nord-sud.

La galleria di base del San Gottardo: con i suoi 57 chilometri è il tunnel più lungo del mondo

Immagine d'archivio

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L'orario cadenzato: una prima europea

Negli anni Cinquanta in Svizzera la ferrovia dovette fare i conti con una crescente concorrenza da parte delle automobili, sempre più popolari. Per le FFS si trattò dunque di mantenere l'attrattiva dei treni. L'azienda passò al contrattacco con l'introduzione di un abbonamento metà-prezzo a cento franchi. E soprattutto con una semplificazione dell'orario: con lo slogan "un treno all'ora" fu infatti introdotto l'orario cadenzato. Una prima a livello europeo che permise di aumentare l'offerta ferroviaria del 21%.

00:37

Galleria di base San Gottardo, domani la messa in esercizio

Telegiornale 10.12.2016, 21:00

Le FFS oggi: fatti e cifre

0,88 milioni di viaggiatori al giorno 185'000 tonnellate di merci trasportate ogni giorno 11'260 treni sulla rete ferroviaria 804 stazioni e fermate per il traffico viaggiatori 3'265 chilometri di tratte gestite

175 anni: I festeggiamenti

Festeggiamenti popolari sono previsti per cinque weekend durante tutto il 2022. Le prime celebrazioni hanno avuto luogo il 21-22 maggio nella Regione Nord, le ultime sono previste il 22-23 ottobre nella Regione Svizzera Centrale/Ticino. I visitatori potranno andare alla scoperta della galleria del San Gottardo, partecipare alle porte aperte alle officine FFS di Bellinzona, nonché visitare la sala comando della Centrale d'esercizio Sud a Pollegio, la centrale idroelettrica del Ritom a Piotta - nel comune di Quinto - o l'impianto di servizio dei TILO a Bellinzona. Gli appuntamenti per i 175 anni

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FFS, fra storia e prospettive

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