Sono arrivati nella serata di ieri (martedì) i primi tre furgoni ticinesi carichi di viveri per le popolazioni sfollate dell'Abruzzo, in particolare quelle residenti nel comune di Castelli e le sue frazioni. Lo stesso territorio, di fatto, liberato dalle frese svizzere guidate da Giovanni Palmieri.
A guidare i "Volontari ticinesi per l'Abruzzo", Yves Toutounghi: "Il tam tam è iniziato sabato su internet utilizzando poi tre punti di raccolta sparsi sul territorio. Abbiamo alimenti a lunga conservazione e pannolini, in pratica quanto ci è stato richiesto dagli abitanti del posto". L'accoglienza è stata commovente: nell'asilo del paese, divenuto mensa e dormitorio comunale, è stata festa grande e per alcune donne la commozione è stata inevitabile.
Riempita un'intera aula di alimenti, questa mattina Yves ha incontrato il vicesindaco di Castelli e i tecnici del Comune, con un'agenda che a questo punto prevede un altro carico pronto a partire per il Ticino. "Colpisce che non vi sia un centro di comando delle operazioni - racconta Yves, da anni volontario in situazioni di grandi emergenze per calamità naturali - Ci siamo affidati al parroco del paese per gestire il nostro supporto.
Eccolo, quindi, Don Franco D'Angelo, il factotum di Castelli: "Vedere arrivare persone da lontano, pronte ad aiutarci, è una cosa commovente. Stiamo confezionando pacchi di viveri per tutte le famiglie che lo necessitano così da impostare un'organizzata ridistribuzione. La Protezione Civile è assente? Ci sono io...". "I ticinesi sono stati encomiabili - conclude con orgoglio Toutoughin - dietro il nostro arrivo ci sono il lavoro e la solidarietà di un popolo intero".
Andrea Eusebio e Giuliano Rosciarelli/alanews