Loretta Emiri ha vissuto per diciotto anni nello Stato di Roraima all’interno dell’Amazzonia brasiliana. Un lungo periodo durante il quale ha operato tra gli indios yanomami occupandosi di assistenza sanitaria, di ricerche linguistiche e di alfabetizzazione di adulti. Una vera dedizione che l’ha vista sostenere le lotte per l’autodeterminazione dei popoli originari brasiliani e che l’ha portata a contribuire in maniera determinante all’incorporazione delle loro rivendicazioni nella Costituzione del Paese.
Loretta è stata inoltre docente di maestri di varie etnie realizzando diversi lavori didattici. Di grande importanza il dizionario yãnomamè-portoghese considerato un vero e proprio riferimento per gli attivisti entrati in relazione con gli Yanomami. Un’etnia che, durante il periodo della dittatura militare, ha corso il rischio di estinzione a causa della costruzione di una strada, peraltro mai terminata, che avrebbe dovuto congiungere il Brasile con l’Amazzonia. Il sostegno di indigenisti e di attivisti ha invece assicurato la loro protezione e proliferazione.
Al rientro in Italia Loretta ha coronato il suo secondo sogno, quello di divenire scrittrice. La marcante esperienza sudamericana e la difesa dei diritti degli indios sono i temi centrali della sua produzione letteraria che le consente tuttora di dare continuità al suo impegno.
Dario Lo Scalzo
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