Energia, Ginevra la virtuosa

La città di Calvino e il suo cantone vogliono profilarsi all'avanguardia sul fronte delle strategie volte a privilegiare le fonti rinnovabili per la transizione energetica voluta dal Consiglio federale all’orizzonte 2050. I servizi industriali di Ginevra (SIG), ad esempio, dal 1° gennaio 2017 forniranno elettricità al 100% d’origine indigena e senza provenienza da fonti fossili o nucleari. L'energia atomica, peraltro, è già al bando a Ginevra dal 1986, dopo una modifica costituzionale sancita da un voto popolare.

Il cantone si vuole quindi leader nella transizione energetica 2050 e già da un decennio applica un
programma di risparmio nel consumo energetico denominato
eco21. Ne parliamo con il suo massimo responsabile politico cantonale: il ministro
Antonio Hodgers, capo del dipartimento ambiente, alloggio ed energia, che sottolinea anzitutto come si sia potuto stabilizzare il consumo cantonale di elettricità con questo programma di efficienza energetica.

Per Hodgers si tratta pure di combattere quello che il ministro cantonale definisce un poco conosciuto dumping economico delle energie fossili importate, rispetto a quelle rinnovabili indigene.

Il 100%, rinnovabile e svizzero, dell’elettricità distribuita dall’inizio dell’anno prossimo a Ginevra è quindi anche un segnale politico: secondo il consigliere di Stato è logico, prima di rivolgersi al mercato europeo, sostenere anzitutto l’economia delle regioni alpine svizzere che producono corrente tramite le loro dighe.

La parte dell’idroelettrico svizzero
aumenterà dunque dal 21 al 75%, per l'elettricità fornita dai SIG ai consumatori del canton Ginevra. E il restante 25% sarà prodotto da fonti rinnovabili site nel cantone.

Progetti immobiliari responsabili ed ecosostenibili

Cantone urbano per eccellenza Ginevra deve far fronte a una crescita demografica legata alla sua relativa prosperità economica, ma confrontata anche ad una penuria cronica di alloggi.

Grandi progetti immobiliari privati come quello del
quartiere dell’Étang nel comune suburbano di
Vernier costituiscono quindi un’opportunità. A condizione però che gli attori coinvolti (promotori immobiliari, comune, cantone, SIG) siano attenti ad avere standard elevati già a livello di pianificazione urbanistica. Come quelli garantiti dalla certificazione federale
“ Aree 2000 Watt” cioè in linea con l’obiettivo di consumo energetico ridotto che si vuol raggiungere nei prossimi decenni.

Solo 12 progetti di quartieri in Svizzera se ne possono fregiare al momento, di cui due in costruzione nel Canton Ginevra. Quello dell’Étang a Vernier ha visto la cerimonia della posa della prima pietra l’11 ottobre scorso. "
Siamo un comune relativamente povero per quel che riguarda i terreni di nostra diretta proprietà. Per cui dobbiamo avere interlocutori privati con i quali poter discutere, ci dice il vicesindaco
Yvan Rochat. Ma un’autorità comunale sensibile al problema della transizione energetica non manca certo di argomenti...

GeniLac: l’acqua del lago per il riscaldamento e l’aria condizionata delle case

Fra le iniziative in atto sul fronte delle rinnovabili, spicca il progetto GeniLac: esso è incentrato sullo sfruttamento delle acque del Lemano per l'ottenimento di calore destinato al riscaldamento o al condizionamento degli edifici.

Il direttore dei SIG
Christian Brunier ci spiega le peculiarità del progetto. All'impianto sarà collegato anche il nuovo quartiere dell’Étang per il riscaldamento in inverno come per l’aria condizionata in estate.

L’impatto economico dei programmi di risparmio d’energia e d’efficienza energetica è certificato, sul versante dei risultati, da studi scientifici condotti dall’Università di Ginevra.

Secondo il suo rettore, l’economista
Yves Fluckiger, è molto importante poter rompere la correlazione tra crescita economica e demografica da una parte e crescita del consumo energetico dall’altra.

Nel caso del programma di risparmio nel consumo d’elettricità - eco 21 - i 53 milioni di franchi investiti per diminuire il consumo d’energia hanno portato alla creazione dell'equivalente di 200 posti di lavoro stabili.

Nella realizzazione progressiva degli obbiettivi della società a 2000 Watt senza energia nucleare, il Canton Ginevra ha già raggiunto l’obiettivo di
riduzione del 2% pro capite del consumo d’elettricità che si era prefissato entro il 2020. Inoltre ha quasi raggiunto quello di una riduzione del 18% del consumo termico individuale. La sfida degli
interventi sul parco immobiliare è un osso più duro, ma il cantone ha già emesso norme per la generalizzazione dei doppi vetri negli edifici al fine di evitare la dispersione di calore.

Intanto la
città di Ginevra si è già aggiudicata vari riconoscimenti, per i suoi sforzi volti a ridurre i costi di riscaldamento negli 800 edifici di sua proprietà. Per raggiungere lo stesso obiettivo, inoltre, fissa
criteri molto esigenti d’efficienza energetica legati alle nuove costruzioni.

Gabriele Fontana