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Essere donna e stare a Dubai

Le contraddizioni di una città che è esplosa nel deserto e dove la solitudine, per molti, è di casa

  • 8 aprile 2017, 07:46
  • 5 settembre 2023, 20:10
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Dania, giornalista a Dubai - di Romina Vinci

RSI Info 08.04.2017, 08:00

  • ©Romina Vinci

È la metropoli costruita nel deserto. Hotel lussuosi, gallerie con affreschi, suk che vendono gioielli e pietre preziose, grattacieli con piscine, centri commerciali da mille e più negozi e piste da sci al coperto alimentate da neve vera. È Dubai, un luogo dove tutto è possibile. Ma come si vive in quella che molti considerano la città “costruita nell’oro”? Lo abbiamo chiesto a Dania Saudi, una giornalista libano-palestinese che si è trasferita negli Emirati Arabi Uniti sette anni fa.

Le prospettive di carriera, gli agi, il lusso, il dinamismo di una città che ti avvolge e ti travolge, per poi guardare oltre. “Nessuno vive per sempre a Dubai, le persone si trasferiscono qui per un po’, cercano di fare fortuna e poi proseguono nel loro cammino, perché è davvero dura farcela, è una città troppo cara”, racconta Dania.

“Qui ho avuto opportunità che nel mio paese natale non avrei neanche potuto immaginare, ma d’altro canto devo fare i conti con la solitudine. Vivere a Dubai mi dà modo di estendere i miei contatti, ho tantissimi amici in ogni parte del mondo, è vero, e questo è bellissimo, ma la cosa brutta è che loro non sono qui con me”.

Quando non è tutto oro quello che luccica… dove realtà e fantasia si incontrano, il ritratto di una metropoli sorta nel deserto.

Romina Vinci

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