Oltre la News

"I media hanno responsabilità"

Il diritto all'informazione non si tocca per lo psichiatra Andreoli, ma "attenzione a come si racconta il terrorismo"

  • 05.09.2016, 08:43
  • 07.06.2023, 23:03
05:44

Terrorismo: La responsabilità dei media - di Simone Della Ripa

RSI Info 03.09.2016, 13:16

Non ci sta ad aggiungere la sua voce al coro di "esperti e tecnici" che da qualche mese riempiono le scene delle televisioni internazionali per commentare i gravi episodi di terrorismo che hanno colpito l'Europa. Vittorino Andreoli, noto psichiatra italiano, ha accettato di parlare in video - nella sua abitazione nel Veronese - solo alla RSI, stimolato dal quesito circa la responsabilità che tutti i media hanno nel "narrare" gli ultimi fatti di sangue come quelli di Parigi, Bruxelles, Nizza o Monaco. É un'analisi lucida la sua, non senza provocazioni rivolte a tutti coloro che lavorano nel mondo dell'informazione, un chiaro invito ad utilizzare la "cronaca secca", asciutta, come la definiva il giornalista e scrittore Dino Buzzati.

Per Andreoli molti "nessuno" vogliono emergere

Per Andreoli molti "nessuno" vogliono emergere

  • sdr/rsi


Per lo psichiatra c'è prima di tutto il diritto del cittadino ad essere informato, ma secondo la sua analisi, va fatto
tenendo conto del periodo storico in cui si vive, sottolineando soprattutto che vi è un forte pericolo di emulazione giovanile in questo "spettacolo" che è diventato il terrorismo. Uno spettacolo che vede proprio nei giovani eroi fragili,
dei perfetti "nessuno" che cercano di emergere da una società che li ha convinti che valgono solo se dimostrano di "esserci" con gesti che proprio i media , se non prestano attenzione , rischiano di "replicare".

Per lo studioso italiano un certo modo di fare informazione non solo è pericoloso perché replica modelli ed emuli di eroi fasulli, ma anche per gli effetti che produce su coloro che si nutrono di una informazione che tecnicamente o nella sintesi potrebbe essere corretta. Ma questo è il tema di un altro approfondimento contenuto nella seconda parte dell'intervista con Andreoli: "Oggi abbiamo tutti paura"

Simone della Ripa

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