La Algordanza di Coira trasforma le ceneri del proprio "caro estinto" in un diamante. Ha già prodotto più di 7'000 pietre preziose a partire da altrettante urne crematorie. Ed il ritmo è in costante crescita. Tanto che ormai la ditta grigionese, leader mondiale nel settore, produce 1'000 diamanti all'anno.
Il successo è stato del tutto casuale: 12 anni fa Rinaldo Willy era uno studente di Zuoz guarito dal cancro, e quindi molto sensibile al tema della morte. Leggendo uno studio di uno scienziato russo, tradusse erroneamente la parola "cenere" in "ceneri". Fu un'illuminazione: perché non trasformare il carbonio contenuto nelle ceneri in un vero e proprio diamante? Detto fatto.
"Il processo di creazione del diamante - spiega oggi Willy alla RSI - è suddiviso in due parti, una chimica ed una fisica. Noi, durante tutto il processo, non veniamo mai a contatto a mani nude né con la cenere, né con il diamante. Questo è il nostro modo di mostrare rispetto verso i resti del defunto". E, si badi bene, questi diamanti sono sempre rintracciabili.
Filippo Giani