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Il gatto Pietro e le mucche

Storie di umana gentilezza e solidarietà tra le macerie del terremoto che scuote il centro Italia

  • 12 novembre 2016, 08:32
  • 8 giugno 2023, 00:53
02:45

Gli animali del terremoto - di Cristiano Tinazzi

RSI Info 12.11.2016, 07:00

  • ©Cristiano Tinazzi

La terra aveva tremato il 24 agosto e poi... è tornata a tremare, forte forte, il 30 ottobre. Le scosse, da allora, continuano. Eppure, nonostante la desolazione e lo sconforto, c'è stato anche spazio per gesti di solidarietà e tenerezza. Nei giorni che hanno sconvolto la valle del Tronto e che hanno visto i soccorritori portare aiuto alla popolazione stremata dal terremoto, l'Enpa (Ente nazionale Protezione Animali) insieme al Wwf e all'Oipa, (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) coadiuvati dai Vigili del Fuoco e dal Corpo Forestale dello Stato, sono riusciti a salvare centinaia di animali d'affezione - soprattutto cani e gatti, ma anche pappagalli, tartarughe - e i cosiddetti 'animali da reddito' come mucche, tacchini, maiali e galline presenti nelle campagne e nelle aziende agricole della zona.

Le storie di alcuni di questi animali, come quella della gatta Olivia, rimasta per due mesi a vegliare le macerie di quella che un tempo era la sua casa; del gatto Pietro o della cagnetta Lola, miracolosamente scampata e unico affetto rimasto a Valerio dopo che il terribile sisma gli ha strappato moglie e due figli, sono l'esempio di quanto questi animali siano importanti, veri e propri membri della famiglia. Animali ed esseri umani uguali di fronte alla tragedia. Cristiano Tinazzi è andato in quei luoghi (vd video).

Red.MM

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