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Il muro, il confine, un libro

"La cicatrice", storie di persone che, attraverso il deserto, cercano un'altra vita, ma che spesso trovano solo un nuovo dolore

  • 11 aprile 2018, 08:05
  • 23 novembre, 01:59
04:15

Quel muro è una cicatrice

RSI/Claudio Moschin 11.04.2018, 07:30

  • ©Claudio Moschin

Il confine che lega e divide Stati Uniti e Messico è lungo tremiladuecento chilometri. Andrea Ferraris - disegnatore - e Renato Chiocca - regista documentarista - su quella linea, geograficamente una cicatrice sul territorio, hanno realizzato un libro a fumetti edito da Oblomov Edizioni. Attraverso i disegni "La cicatrice” (questo il titolo del libro) prende forma e spiega la barriera, il muro. La storia è fortemente legata al graphic journalism, anche perché i due autori in prima persona hanno esplorato a lungo quella vastissima lingua di terra che divide in due l’America del Nord. La vicenda narrata nel libro è divisa in due parti: "Una notte al confine" e "Un giorno al confine".

La prima parte è il racconto di una memoria storica, un fatto di cronaca accaduto nella città di Nogales, divisa in due dal muro di confine, dove gli autori restano spettatori e reporter di un orribile evento accaduto alcuni anni fa, in una notte d'ottobre del 2012. La seconda parte, invece, vede gli autori italiani raccontare l’esperienza diretta del passaggio in quei luoghi, partendo da Tucson, in Arizona, dove sono entrati in contatto con le associazioni che cercano di garantire – nei limiti della legge – un’assistenza di qualche natura agli individui che compiono il viaggio della speranza tra le due nazioni.

Le tavole, disegnate con un tratto “forte”, molto scuro, sono un pugno nello stomaco, perché mostrano non solo la fine spesso drammatica della traversata, ma anche chi, in maniera del tutto disinteressata, dall’altra parte del muro investe la propria vita per aiutare chi vede in quel deserto una strada verso la salvezza.

Claudio Moschin

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