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Kabul, libri di padre in figlio

Il ruolo sociale dei librai che, al pari delle scuole, possono ridare un futuro al Paese - Librerie dell'altro mondo (2)

  • 6 agosto 2019, 07:48
  • 22 novembre, 21:36
02:56

I libri di Omaid

RSI/Ilaria Romano 06.08.2019, 07:45

  • ©Ilaria Romano

Da un capo all'altro del mondo attraverso le librerie. Oggi vi portiamo in Afghanistan.

La libreria di Flower Street, una delle vie del centro di Kabul, ha una storia di oltre trent’anni ed oggi è gestita dal giovane Omaid, libraio con la passione dei poeti classici, che ha ereditato l’attività dal padre.

Nonostante la povertà, la mancanza di sicurezza e l’alto tasso di analfabetismo, sono almeno sessanta le attività librarie della capitale afghana, che oggi rappresentano presidi di resistenza e luoghi di memoria di una tradizione letteraria millenaria. Osteggiati dai Talebani, i librai che negli ultimi anni hanno riaperto le attività si trovano in diverse aree della città e, come dice Omaid, hanno un ruolo sociale fondamentale, al pari delle scuole: quello di diffondere la cultura, nella speranza che ogni mente che si apre al sapere, si trasformi in una porta chiusa alla guerra e all’intolleranza.

Ilaria Romano

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