Elezioni tacite per trent'anni, ma quest'anno, ad aprile, gli onsernonesi torneranno alle urne per rinnovare Legislativo ed Esecutivo del nuovo comune unico, nato dall’aggregazione di Isorno, Mosogno, Onsernone, Gresso e Vergeletto. I nuovi amministratori avranno un compito tutt’altro che facile, considerato che si troveranno a dover gestire un territorio vasto con poche risorse, nonostante i fondi stanziati dal cantone per sostenere la fusione.
Una realtà di poco più di 700 anime, soprattutto anziane, che da anni conosce un lento spopolamento. Beppe Savary, medico condotto della valle, l’ha vista cambiare negli anni. “Sì effettivamente non è come l’ho conosciuta 30 anni fa l'Onsernone" racconta. E aggiunge: “È cambiata, ma non è cresciuta, se non per quanto riguarda la sua popolazione, sempre più anziana. Oggi le sfide non mancano e anche le opportunità per ridare slancio e ossigeno a questa piccola realtà sono a portata di mano, basta saper guardare lontano e cogliere l’attimo”, riferendosi alla possibile nascita del Parco nazionale del Locarnese.
"Gli anziani sono la saggezza, le giovani coppie sono la speranza, i bambini sono il nostro futuro", aggiunge Savary auspicando che la nuova organizzazione territoriale possa fungere da stimolo a chi sarà chiamato a gestire e curare il territorio. Anche i ragazzi delle scuole medie di Russo, sette in tutto, hanno le loro idee e le loro ricette per un possibile rilancio dell'Onsernone: puntare sul turismo e sulla natura...
Lino Bini