Attrezzatasi per ‘raccontare la fede ai tempi del coronavirus’, come recita il titolo di uno dei nuovi programmi del palinsesto, Radio Vaticana porterà le celebrazioni pasquali, quest’anno insolitamente deserte, nelle case “e sugli smartphones” dei cattolici di tutto il mondo.
Roma e la sua Pasqua presidiata
Secoli dopo la Tipografia Vaticana, creata nel 1587 e tutt’ora esistente, la Radio Vaticana ha rappresentanto l’ingresso dello stato dei papi nel mondo della comunicazione di massa. Nata come stazione sperimentale, con l’inaugurazione di Pio XI nel febbraio 1931, è diventata oggi un’emittente globale, con una presenza costante sui social media e ascolti in tutto il pianeta.
Nonostante i cambiamenti, non ultimo la vera e propria rivoluzione della comunicazione vaticana voluta da papa Francesco, la redazione - composta da giornalisti di oltre 60 nazionalità che registrano in 45 lingue - rimane ancorata alla vecchia sede di Palazzo Pio, a pochi passi da Castel Sant’Angelo. Da qui trasmetterà anche oggi, giorno di Pasqua.
Giacomo Zandonini