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La subsidenza di Giacarta

La capitale indonesiana sta per essere inghiottita dal mare. Divieto di trivellazioni e dighe sono i rimedi d'emergenza, ma sembra ormai tardi

  • 28 giugno 2019, 07:45
  • 22 novembre, 21:51
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Giacarta affonda

RSI/Loretta Dalpozzo 28.06.2019, 07:45

Se pensate che Venezia stia affondando, ripensateci, perché è la capitale indonesiana a sprofondare più in fretta di qualsiasi altra città del mondo. In dieci anni il suolo si è inabissato di 2,5 metri. Secondo gli esperti il 95% della parte settentrionale di Giacarta sarà sommerso nei prossimi 30 anni, se non si prendono misure drastiche.

Questa è una delle ragioni per cui le autorità vorrebbero spostare la sede di governo fuori dall’isola di Giava. Una possibilità che non risolverà il problema. Il rapido sviluppo, i cambiamenti climatici, ma soprattutto l’estrazione di acqua dalle falde sotterranee hanno portato ad una vera emergenza. Industrie, alberghi, centri commerciali, ma anche residenti estraggono l’acqua dal suolo in modo incontrollato e spesso abusivo, perché la distribuzione idrica raggiunge solo il 40% della popolazione.

Negli anni sessanta, Tokyo, con i crolli del terreno, le inondazioni e il sovrappopolamento, si trovò in una situazione simile. Vietando le trivellazioni e adottando una tecnologia nota come ricarica artificiale delle falde, la subsidenza si fermò. Le soluzioni ci sono, ma solo recentemente i leaders del paese hanno ammesso la gravità della situazione, distratti dalle infinite sfide di una metropoli in continua crescita.

Loretta Dalpozzo

E c'è chi con il problema è già confrontato da tempo: Lotta alle onde

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