Riconferma per i tre ministri che si ripresentano (Mario Cavigelli, Jon Domenic Parolini e Christian Rathgeb) ed elezione per i candidati al Governo schierati da UDC e PS. A formulare questo pronostico, in vista delle Elezioni grigionesi del 10 giugno, è un commentatore senz'altro autorevole della politica retica: Hansmartin Schmid, storico, giornalista di lunghissimo corso ed editorialista del “Bündner Tagblatt”. Lo abbiamo incontrato a Coira, per parlare - segnatamente - dei riflessi elettorali legati allo scandalo degli appalti truccati scoperti dalla COMCO nella Bassa Engadina.
Hansmartin Schmid, notista politico e storico editorialista del "Bündner Tagblatt"
La vicenda ha certamente lasciato il segno e ha anche fatto, sul piano elettorale, una vittima eccellente:
Andreas Felix, candidato del PBD, costretto sull'onda dello scandalo a ritirarsi dalla corsa all'Esecutivo. Ma quale sarà ora l'impatto sugli umori degli elettori grigionesi? Secondo Schmid, a fronte dello sconcerto sollevato senz'altro dalla vicenda, va però anche considerato un risentimento dell'opinione pubblica per un certo clima, alimentato dalla stampa nella Svizzera tedesca, di critica generalizzata al cantone. Di conseguenza, "
credo che l'impatto della vicenda su quelli che andranno a votare non sarà così grande come previsto", sostiene il nostro interlocutore.
Lo scandalo del "cartello" sugli appalti edilizi ha scosso la campagna elettorale
Con un
PBD ormai rassegnato alla perdita di uno dei suoi due seggi al Governo, è ora l'UDC ad avere possibilità molto più solide, con il comandante della polizia cantonale
Walter Schlegel, di rientrare nella stanza dei bottoni. Appaltopoli - va ricordato - chiama però in causa anche l'operato della polizia per il
controverso arresto, nel 2017, dell'impresario edile che con le sue rivelazioni fece scattare le indagini della COMCO. Su questo arresto la giustizia dovrà ora fare chiarezza. Tuttavia, almeno secondo Schmid, la vicenda non dovrebbe nuocere più di quel tanto alla campagna elettorale del democentrista: "
Quelli che voteranno lo stesso per lui " , osserva,
sono abbastanza numerosi".
Le polemiche e il dibattito innescati da Appaltopoli sembrano inoltre favorire l'area di sinistra e le chances del candidato del PS Peter Peyer: "Sono quasi sicuro che verrà eletto", prevede Hansmartin Schmid. Quanto ad un "outsider" come l'artista Linard Bardill - che è sceso in campo denunciando una "crisi politica e morale" messa in luce dallo scandalo - otterrà senz'altro consensi ma da qui a "essere eletto, la strada è ancora lunga".
Fin qui, le valutazioni del nostro interlocutore. Vada come vada, ai vincenti nella corsa all'Esecutivo non mancheranno di certo le sfide: come lo sviluppo delle forze idroelettriche o la discussa iniziativa sulle lingue straniere alle scuole elementari, solo per citare due dossier di rilievo. Ma la questione dominante, secondo Hansmartin Schmid, rimarrà pur sempre quella delle relazioni fra i Grigioni e la Berna federale. Fra canoni d'acqua e norme sulle costruzioni, "la Confederazione prescrive sempre più cose al cantone; che sta quindi perdendo autonomia". La difesa dei margini di sovranità cantonale sarà quindi "la grande sfida" della prossima legislatura.
Alex Ricordi