Le sirene esistono davvero

Ci sono persone pronte a giurare di aver visto delle sirene. In un certo senso, noi siamo tra queste. Hanno pinne dai colori sgargianti, alcune di loro preferiscono indossare degli occhialini per vedere meglio e sott’acqua fanno pure le capriole. Non cantano come quelle di Ulisse, ma sono delle piccole umane che ogni mercoledì si trasformano, diventando dei pesci, almeno per metà.

"Mia figlia, fin da piccola, si è sempre rifiutata di fare un corso di nuoto. Questo è stato l’unico modo", ci dice la mamma di Giorgia, una delle sirenette. "Le ho fatto pure vedere 'Splash, una sirena a Manhattan', un film che guardavo io trent’anni fa". Il mermaiding, un termine che in italiano può essere tradotto con "nuotare come una sirena", è una disciplina che prevede di muoversi in apnea, con una tuta monopinna. Un’idea nata nelle Filippine e che è approdata in Svizzera nel 2014.

Attualmente in Ticino è possibile praticare questo sport a Rivera ed è unicamente dedicato ai bambini. "Probabilmente verrà esteso anche agli adulti, forse nella forma mamma-bambino", ci ha detto la scuola di nuoto Moby Dick, che lo organizza. Oggi ci sono sei bimbe iscritte, dai 7 ai 9 anni, da gennaio saranno una decina.

La pinna viene messa a disposizione delle partecipanti, ma Giorgia, che fa questo corso da 12 settimane, ha voluto la sua. "L'ha scelta rosa, naturalmente", ci dice sorridendo la mamma.

Ad insegnare a muoversi come una sirena ci pensa un maestro, che ha conoscenze di nuoto pinnato così come di tecniche di apnea. "Essere formati è fondamentale", puntualizza Daniele Ugliano che ammette, tuttavia, di non aver "mai pensato di finire ad insegnare qualcosa di così particolare".

Sandy Sulmoni