La pedofilia a livello mondiale nel 2016 si è immersa nel deep web, ma nella realtà di tutti i giorni è più vicina a noi di quanto si possa pensare. Lo dicono i diversi casi di cronaca emersi in questi anni in Ticino. Lo riaffermano gli ultimi dati della polizia cantonale: nel 2016 gli atti sessuali con fanciulli sono stati 33 (+ uno rispetto al 2015), il numero più alto degli ultimi sei anni.
La svolta di trasparenza della Chiesa ha inoltre portato alla luce un primo caso di abusi del passato nella diocesi di Lugano. Una vittima ha preso contatto con le persone designate e la commissione diocesana entra in materia. Per la giustizia è ormai prescritto, ma si valuterà un risarcimento.
Questo triste scenario trova insomma ulteriore conferma nel dossier che oggi dedichiamo agli abusi sui minori, un'inchiesta basata sulle testimonianze di quattro persone attive - direttamente o indirettamente - sul fronte della lotta alla pedofilia: il commissario della polizia cantonale Marco Mombelli, la direttrice della Fondazione della Svizzera italiana per l'aiuto, il sostegno e la protezione dell'infanzia (ASPI) Myriam Caranzano, il vescovo di Lugano Valerio Lazzeri ed il professore dell’Università di Milano Alberto Pellai.
RSInews si impegna, tramite questo dossier, a promuovere una maggiore consapevolezza personale, culturale e sociale sul problema degli abusi sui minori, sottolineando che si tratta di un crimine, purtroppo molto diffuso anche in Ticino, ma ignobile e devastante. Uno dei peggiori reati, le cui conseguenze possono lasciare dei segni indelebili nella vita. E per tutta la vita.
Joe Pieracci