Kurchatov è una città del Kazakistan. Prende il nome dal fisico nucleare sovietico Igor Kurchatov e, fino al 1991, era il centro operativo del vicino sito per i test nucleari di Semipalatinsk. Nacque alla fine della seconda guerra mondiale per costruire la prima bomba atomica sovietica che fu fatta esplodere il 29 agosto 1949.
Allora la città era segreta, una città chiusa, uno dei luoghi più inaccessibili dell'Unione Sovietica, non compariva nelle mappe e si chiamava con il nome in codice di Semipalatinsk-21. Nessuno poteva entrare, se non i lavoratori e gli abitanti della città che dovevano mantenere la segretezza assoluta su tutto quanto accadeva all’interno della città e sulle sue funzioni. I lavoratori e gli abitanti dovettero firmare un accordo di segretezza all’epoca, in cambio avevano un ottimo stipendio e privilegi che non esistevano nel resto dell’Unione Sovietica.
I test atomici in aria venivano effettuati sempre quando il vento soffiava lontano da Kurchatov, per preservare la città e la sua popolazione dalla contaminazione. Non così era per i villaggi intorno. Questi venivano sistematicamente colpiti dalle radiazioni e i suoi abitanti venivano usati come cavie da laboratorio per valutare gli effetti delle radiazioni sull’essere umano.
La fine del segreto di Kurchatov
Kurchatov servì il poligono con 456 test nucleari fino alla caduta dell’Unione Sovietica e alla chiusura del sito per i test nucleari di Semipalatinsk che avvenne il 29 agosto 1991. Con la chiusura del poligono, la città perse la sua funzione, il suo status di segretezza e di privilegi, e iniziò un lento declino che la portò da una popolazione di 50 mila abitanti all’attuale di circa 12 mila.
Oggi Kurchatov è una città per metà in rovina e abbandonata, ma grazie al governo del Kazakistan, che ha istituito la sede del centro nucleare nazionale a Kurchatov, la città sta attraendo lavoratori e nuovi abitanti, riprendendo così la sua vita normale, una vita che dovrà comunque fare i conti con uno dei luoghi più contaminati al mondo.
Pierpaolo Mittica - Alessandro Tesei