Da 4 a 1. È quanto avvenuto in Riviera negli scorsi anni, dove Lodrino, Iragna, Cresciano e Osogna hanno deciso di unirsi. Una scelta che avrà il suo coronamento domenica 2 aprile, quando verranno eletti Esecutivo e Legislativo del neonato comune. Per conoscere il nome del sindaco bisognerà invece attendere il 30 aprile.
E proprio a un sindaco in carica, che non si ripresenta alle prossime elezioni, ci siamo rivolti per capire meglio questa realtà nascente racchiusa tra la nuova Bellinzona e Biasca. Carmelo Mazza è alla guida di Lodrino, il più popoloso dei comuni aggregandi, dal 1992 e, dalla sua, oltre ai 25 anni di sindacato, può vantare una memoria storica invidiabile.
Con lui abbiamo ripercorso le maggiori sfide che attendono il nuovo comune, ma anche il processo aggregativo (“rigorosamente partito dal basso e ancorato al territorio” sottolinea Mazza), lanciando un occhio nostalgico su quel che non ci sarà più. Le opportunità per questa regione non mancano: dall’aeroporto di Lodrino che verrà gestito dalle autorità locali, passando per la gestione di un territorio diviso tra fondovalle, valli laterali e montagne, fino ad arrivare alle importanti attività di estrazione nelle cave.
Infine due dati “politici”: per i sette posti del nuovo Municipio correranno in 26, suddivisi su quattro liste (PPD-GG/ PS/Lega-UDC-Indipendenti/PLR), mentre saranno in 87 a contendersi i 31 posti del Consiglio comunale, provenienti da identiche liste partitiche.
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