Il Nicaragua, secondo le stime del FMI, è il secondo paese più povero del continente americano. Segue immediatamente Haiti e circa l'80% della popolazione vive con meno di 2 dollari al giorno. Oltre alla povertà, il Nicaragua, paese della rivoluzione sandinista, deve anche combattere con un altro triste record: è lo Stato con il più alto tasso di disuguaglianze di reddito al mondo.
È in questo contesto che s'inserisce la storia dei lavoratori della canna da zucchero del nord ovest del Paese - i "Cañeros" - che da 30 anni sono colpiti dalla insufficienza renale cronica (la famigerata I.R.C.) una malattia che causa malfunzionamento e ridimensionamento dei reni portando alla morte tra atroci sofferenze chi la contrae. Le cause di questa malattia sono da ricercare nelle condizioni estreme di lavoro e all'utilizzo indiscriminato dei pesticidi impiegati dall'azienda Ingenio San Antonio (oggi SER San Antonio) vicina a Chichigalpa.
Il massiccio uso di pesticidi ha infatti inquinato le falde acquifere circostanti e di conseguenza ha compromesso le coltivazioni. Vicino alla cittadina di Chinandega c'è una piccola comunità che viene chiamata “l'isola delle vedove” a causa dello sterminio della popolazione maschile a seguito della I.R.C. La comunità è infatti costituita solo dalle vedove dei "Cañeros" che hanno lavorato per diversi anni nell'Ingenio San Antonio. Da notare che l'azienda e i diversi governi nicaraguensi che si sono succeduti non hanno mai riconosciuto una pensione sociale agli ex lavoratori, ma solo un piccolo indennizzo in base alle stagioni lavorate nella piantagioni dell'Ingenio.
Valerio Nicolosi