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Udeh, il fotovoltaico e l'Africa

Chiagozie è tra i più noti attivisti africani. Da anni cura il progetto Afrowatt, che punta sul sole per dare energia al continente

  • 2 gennaio 2020, 06:42
  • 22 novembre, 20:20
04:14

Il sole di Udeh - La foresta che cresce (3)

RSI/Gilberto Mastromatteo 02.01.2020, 11:37

Ci eravamo lasciati in Africa e dall'Africa ripartiamo. Ha iniziato ad occuparsi di tematiche ambientali da adolescente, durante le scuole superiori, in Nigeria. Oggi Chiagozie Udeh ha 25 anni ed è già un veterano dell'impegno in materia di clima.

Qualche anno fa, assieme ad altri cinque colleghi provenienti da Kenya, Malawi, Ruanda, Uganda e Zambia, ha dato vita ad Afrowatt Express, un progetto che punta sull'energia solare in un continente dove oltre un terzo della popolazione non ha accesso all'elettricità. A supportare l'iniziativa era stato il recentemente scomparso professor Gerhard Knies, creatore di Desertec , il grande progetto globale per la raccolta di energia fotovoltaica nei deserti del pianeta.

La speranza sta nel sole

Ma questo è solo uno degli incarichi ricoperti da Udeh. Membro del direttivo internazionale di Plant for the Planet, è anche rappresentante della Youngo, la Ngo dei giovani che prende parte all'Unfcc, la Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.

“Abbiamo lottato molto per sederci a questi tavoli - confessa - ora dobbiamo lottare perché i giovani siano considerati interlocutori alla pari, in ogni fase decisionale”.

Gilberto Mastromatteo

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