La rivista statunitense Time ha designato Donald Trump persona dell'anno 2016, ma l'elezione del tycoon alla Casa Bianca non è che una delle svolte politiche di questo 2016 ricco di eventi e purtroppo soprattutto di tragedie, legate alla guerra, alla migrazione, alle forze della natura e al terrorismo. Ripercorriamolo tema per tema.
Il 2016 del terrorismo comincia presto, già il 12 gennaio.
-Una bomba esplode nel quartiere turistico di Sultanahmet a Istanbul. Muoiono 10 persone, tutte turisti: nove tedeschi e un peruviano. Una decina i feriti.
-Quattro giorni dopo a Ouagadougou, nel Burkina Faso, 29 persone trovano la morte in un attacco. Dentro al ristorante Cappuccino c'erano anche due vallesani, fra i quali l'ex patron della Posta Jean-Noël Rey.
-Il 18 marzo viene arrestato a Molenbeek Salah Abdeslam, francese di origini marocchine, con un ruolo chiave negli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi. Il 27 aprile viene consegnato alle autorità francesi. Ha deciso di non parlare con gli inquirenti.
-Il 22 marzo, tre attentati suicidi a Bruxelles: due all’aeroporto di Bruxelles-Zaventem, uno nella metro vicino alla stazione Maelbeek. I morti sono 32, i feriti 340. Tre gli autori: Ibrahim e Khalid el Bakraoui, legati a Salah Abdeslam, e Najim Laachraoui. L'IS rivendica
-28 giugno, la Turchia torna nel mirino. Tre kamikaze causano 42 morti e oltre 200 feriti all'aeroporto Atatürk di Istanbul
-1° luglio, Dacca, Bangladesh. Ancora una volta il bersaglio è un ristorante, muoiono in 20 fra cui 9 italiani
-La sera del 14 luglio, festa nazionale francese, sulla Promenade des Anglais di Nizza Mohamed Lahouaiej-Bouhlel viene ucciso dagli agenti dopo una folle corsa in camion lungo il viale affollato. Rivendicato dall’IS. I morti sono 86, fra i quali una donna ticinese, i feriti 434.
-Poi tocca alla Germania: il 22 luglio 2016, cinque giorni dopo l’attacco con un’accetta da parte di un rifugiato afgano (ucciso) su un treno regionale a Würzburg, che ha provocato il ferimento di cinque persone, un 18ennne tedesco-iraniano apre il fuoco in un McDonald’s di Monaco. Muoiono 9 persone, fra cui 5 giovani. Una trentina di feriti.
-Il 26 luglio a Rouen padre Jacques Hamel, 86 anni, viene sgozzato nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray. Gli autori vengono entrambi uccisi dalle forze speciali della polizia. Rivendicato dall’IS.
-L'incubo di Nizza si ripete a Berlino il 19 dicembre. Un camion piomba sulla folla in un mercatino di Natale nei pressi della Gedächtniskirche, il bilancio è di 12 morti e 48 feriti. L'autore, il tunisino Anis Amri, viene ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia quattro giorni dopo a Sesto San Giovanni, durante un controllo casuale notturno nei pressi della stazione.
Almeno due le tragedie aeree da ricordare:
-Il 19 maggio il volo Egyptair 804 partito da Paris-Charles-de-Gaulle e diretto al Cairo scompare dai radar sopra il Mediterraneo a causa di un incendio a bordo. Sul velivolo si trovavano 66 persone. Un episodio che potrebbe dover rientrare nella prima categoria, quella del terrorismo: il 15 dicembre l'inchiesta rivela che sono state trovate tracce di esplosivo su alcuni corpi.
-Il 29 novembre l’aereo della compagnia charter boliviana Lamia finisce il carburante e si schianta nel centro della Colombia, era diretto a Medellin. A bordo la squadra brasiliana di seria A della Chapecoense. Muoiono in 71. Sei i sopravvissuti.
-Il giorno di Natale, un aereo militare russo precipita nel Mar Nero dopo il decollo da Sochi. Fra la novantina di persone a bordo, tutte decedute, anche i membri del coro Alexandrov dell'Armata Rossa, che andavano a esibirsi per le truppe in Siria.
Haiti per dimensioni, l'Italia per la prossimità, due sono anche le catastrofi naturali che rimangono nei ricordi
-L'uragano Matthew, il 4 ottobre, ha causato circa 1'000 morti sull'isola caraibica, decine di migliaia di sfollati e devastazione. L’11 ottobre colpisce gli Stati Uniti, provocando in totale 36 morti in Florida, Georgia, Carolina del Sud e del Nord e Virginia.
-Il 24 agosto trema la terra nell’Italia centrale. È un sisma di magnitudo 6 sulla scala Richter. I paesi più colpiti sono Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, con un bilancio di 295 morti. Numerose località sono distrutte. Il 30 ottobre si verifica un nuovo terremoto, il più potente nella penisola dal 1980. I danni sono importanti, ma non ci sono vittime.
Trump e la Brexit hanno lasciato il segno nel 2016 della politica, ma non solo loro.
-Il 23 giugno i cittadini della Gran Bretagna vengono invitati a scegliere se rimanere o uscire dall’Unione Europea. Il 51,9% sceglie il Leave. Il premier David Cameron si dimette. Il suo posto viene assunto, il 13 luglio, da Theresa May, leader del partito conservatore.
-La notte del 15-16 luglio il golpe fallito per rovesciare il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Decine i morti. Il capo dello Stato reagisce con il pugno di ferro: retate, arresti arbitrari, accuse contro Fethullah Gülen, museruola alla stampa. In Turchia viene proposto di reintrodurre la pena di morte.
-L'8 novembre è la data delle elezioni statunitensi. A contendersi la presidenza in mano per due mandati al democratico Barack Obama ci sono Hillary Clinton e il repubblicano Donald Trump. Smentendo tutti i sondaggi, il 70enne imprenditore, capace di un campagna elettorale fuori dagli schemi, viene eletto 45esimo presidente degli Stati Uniti e forma poi una squadra di Governo decisamente sbilanciata a destra. Entrerà in carica il 20 gennaio 2017.
-L’Austria, dopo il ballottaggio annullato il 22 maggio, il 4 dicembre torna alle urne per scegliere fra gli stessi due candidati alla presidenza, l’indipendente ecologista Alexander Van Der Bellen (che aveva vinto) e Norbert Hofer del Partito della libertà austriaco di estrema destra. Ancora un volta il popolo sceglie il primo.
-Matteo Renzi, presidente del Consiglio italiano, nella notte fra il 4 e il 5 dicembre annuncia le dimissioni. La decisione cade dopo il referendum sulla Costituzione, bocciato dagli elettori andati in massa alle urne.
-È un anno di svolta anche per Cuba: il 20 marzo il riavvicinamento con gli Stati Uniti avviato a fine 2014 porta Barack Obama a L'Avana. Il 25 novembre muore il lider maximo della rivoluzione, Fidel Castro
La Siria entra tristemente per il quinto anno di fila nella retrospettiva di fine anno
-L’autoproclamato Stato Islamico si rafforza e si indebolisce, pure in Iraq. Molte le città simbolo del conflitto siriano, che non trova una soluzione né sul terreno né a livello diplomatico. In dicembre si consuma il dramma di Aleppo Est, dove l'esercito regolare avanza spalleggiato dall'aviazione russa. Assad canta vittoria, l'ONU è impotente, la comunità internazionale teme un massacro. E poi Palmyra: l'esercito la riconquista in marzo, l'IS se la riprende in dicembre.
-Il conflitto siriano e il coinvolgimento russo si ripercuotono anche nella vicina Turchia. Un 22enne poliziotto "vendica" i morti di Aleppo assassinando l'ambasciatore russo ad Ankara durante la visita a un museo, prima di essere abbattuto.
Non c'è fine nemmeno per la crisi dei migranti, nel Mediterraneo gli sbarchi sulle coste italiane e greche si alternano a immani tragedie.
-Nel 2016 oltre 249'000 migranti hanno attraversato il Mediterraneo. I morti sono 5'000, il 13 dicembre viene condannato lo scafista responsabile del peggiore di tutti i naufragi nel 2015. Il flusso sulla rotta balcanica si è drasticamente ridotto dopo la chiusura delle frontiere. Sul tema, rimane aperto sempre il capitolo del ricollocamento nei paesi dell’UE. La Turchia ha un ruolo determinante nella crisi, che usa come arma di ricatto per i negoziati di adesione all'Unione.
Da ultimi, i premiati di questo anno che si conclude:
-il Nobel per la Pace viene assegnato il 7 ottobre al presidente colombiano Juan Manuel Santos per gli sforzi di normalizzazione con le Forze rivoluzionarie colombiane (FARC). In un referendum indetto sul tema, il popolo si era detto contrario all’intesa, ma in novembre ne viene raggiunta una nuova. Il 13 ottobre arriva invece il Premio Nobel per la letteratura a Bob Dylan. Un riconoscimento che ha diviso l’opinione pubblica tra sostenitori e increduli. Il menestrello ci mette giorni prima di accettare e ringraziare, ma non si presenta alla cerimonia di consegna.
Sono morti nel 2016
Stefano Pongan e Alessandra Spataro