Il dottor Roberto Anfosso cura 1.500 pazienti, sul territorio di cinque comuni sparsi per le colline delle Langhe, in Piemonte. Il suo smartphone non smette mai di suonare e da quando è scoppiata l'emergenza Covid, giura di non essersi ancora preso un solo giorno di vacanza. Tuttavia, ha deciso di affrontare il suo dovere di medico nel modo che più gli piace, cioè in sella alla sua adorata cavalla Ambra.
«So bene che il cavallo è un mezzo di trasporto lento, ma questo non significa che sia peggiore degli altri. Ci sono posti e condizioni meteo in cui è più facile muoversi a cavallo che con un veicolo moderno. Non lo uso certo per le emergenze o le visite in città, ma ci sono pazienti cronici, spesso anziani che vivono nei casolari, che hanno bisogno di distrazioni e di allentare la tensione durante le visite medice», spiega il dottore, assicurando anche che Ambra in questo supera qualsiasi semovente omologato per la strada.
Così, nonostante abbia maturato l'anzianità necessaria, il dottor Anfosso non pensa ancora alla pensione: ha giurato pubblicamente che non smetterà, finché al suo posto non ci sarà un altro medico che visita i pazienti dei dintorni a cavallo.
Filippo Fiorini
Albachiara incontra Roberto Anfosso