Ha trascorso complessivamente un anno nello spazio: 364 giorni grazie a due missioni sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Rientrato sulla Terra giovedì con la navetta russa Soyuz, l'astronauta tedesco Alexander Gerst, dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), ha appena scalato la classifica di permanenza in orbita per un astronauta europeo.
Il precedente primato apparteneva ad un altro tedesco, Thomas Reiter, con 350 giorni. Ma il primato mondiale resta saldamente nelle mani di una donna, l'astronauta della NASA Peggy Whitson, con una permanenza di 665 giorni, ovvero quasi due anni. Un record assoluto raggiunto nel settembre 2017.
L'arrivo di Alexander Gerst
Il primo incontro pubblico di Gerst è fissato sabato 22 dicembre. A bordo della ISS ha condotto circa 60 esperimenti scientifici. Insieme a lui sono rientrati anche due compagni di viaggio: gli astronauti Serena Aunon-Chancellor, della Nasa, e Sergey Prolopyev, dell'agenzia spaziale russa Roscosmos. I tre hanno riportato a Terra anche i risultati di alcuni esperimenti, tra i quali Dosis 3D, che ha raccolto dati sull'assorbimento e la distribuzione di radiazioni a bordo della Stazione Spaziale. Dati preziosi in vista di una futura missione verso Marte, per la quale uno dei principali problemi da risolvere è proprio la prolungata esposizione a radiazioni cosmiche, che può causare danni al DNA.