Scienza e Tecnologia

Ad Haiti si punta sulla formazione

Tra le iniziative particolarmente importanti promosse sull’isola, figura quella di Terre des Hommes Suisse rivolta soprattutto ai giovani

  • 2 ottobre 2013, 15:52
  • 5 giugno 2023, 20:58
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Ragazzi che imparano a sorridere di nuovo, con Catherine Baud Lavigne, vice-direttrice della Catena della Solidarietà e Rahel Bucher, collaboratrice della Catena

Il progetto che Terre des Hommes Svizzera, in collaborazione con il partner locale Ecole Nationale des Arts et Métiers (ENAM), sta promuovendo ad Haiti è uno di quelli che ti tocca il cuore: bambini, ragazzi violentati o picchiati, orfani, fanciulli che vivono per strada ricevono una formazione scolastica e professionale, oltre a un aiuto medico e un sostegno psicologico.

Concretamente, si cerca di combattere il fenomeno dei "reste avec", ovvero bambini poveri ospitati in famiglie ricche, dove vengono trattati come schiavi, come domestici. In tre anni, grazie a questa iniziativa, sono stati formati oltre 300 giovani, che dispongono ora di competenze professionali e una possibilità in più per potersi inserire nel mondo del lavoro.

Nel nostro secondo giorno sull’isola, abbiamo incontrato una cinquantina di adolescenti e discusso con loro delle esperienze e, soprattutto, delle speranze. Quello che colpisce, è la loro voglia di continuare l’esperienza intrapresa, di proseguire nella formazione scolastica e professionale. Padre Zucchi, direttore della scuola che abbiamo avuto modo di visitare, ci racconta che gli studenti hanno vissuto esperienze orribili e grazie alla formazione dovrebbero poter emergere e “uscire dal loro incubo”. Sono giovani che grazie alla formazione ritrovano una certa “dignità”, anche se sanno nascondere bene la loro miseria.

Stefania Verzasconi, secondo giorno ad Haiti

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