Un guscio soffice e flessibile, come quello di un tentacolo, gli permetterà di accumulare energia sfruttando le variazioni dei campi magnetici. È il robot calamaro, uno dei 15 progetti selezionati dalla NASA nell'ambito della gara indetta dal programma specializzato nell'innovazione, il NIAC (Nasa Innovative Advanced Concepts), il cui compito è trasformare concetti al limite della fantascienza in tecnologie reali e pionieristiche.
I robot-calamari, per esempio, potrebbero essere utilizzati per esplorare ambienti inaccessibili e misteriosi, forse capaci di ospitare forme primitive di vita, come gli oceani nascosti nel sottosuolo di alcune lune di Giove, come Europa, o di Saturno, come Encelado.
I progetti selezionati prevedono, tra l'altro, squadre di robot esploratori per trovare acqua e altre risorse preziose sui pianeti, un sistema di navigazione autonoma orientato sulla base dei segnali radio emessi da quasar e pulsar, sistemi di propulsione per l'esplorazione interstellare, nanosatelliti capaci di analizzare la composizione interna di asteroidi e pianeti.
ANSA/M.Ang.