È riuscito, seppur con qualche minuto di ritardo rispetto alla tabella di marcia, il lancio della navetta Blue Origin di Jeff Bezos, il proprietario di Amazon che nel giorno del 52mo anniversario dell'allunaggio dell'Apollo 11 raccoglie così il guanto di sfida nella corsa al turismo spaziale lanciato qualche giorno fa dall'altro miliardario Richard Branson.
Blue Origin ha completato la sua missione
Oltre al 57enne uomo più ricco del mondo e al fratello, nella capsula montata sul vettore New Shepard e partita per un viaggio di 11 minuti c'era anche l'82enne Wally Funk, diventata la persona più anziana ad essere andata nello spazio, battendo il record dell'astronauta John Glenn, allora 77enne. Appassionata d'aviazione, insegue il suo sogno da quando era bambina (prime lezioni di volo a 9 anni) e si era candidata alla NASA per la prima volta all'inizio degli anni '60, ma per il programma Mercury vennero scelti solo uomini. Il quarto componente era il 18enne Oliver Daemen, a sua volta nuovo detentore del primato della persona più giovane nello spazio.
Il paracadute per posarsi in sicurezza
A differenza del mezzo della Virgin Galactic, quello di Bezos è un razzo tradizionale, che dopo il lancio dal deserto texano gli ha permesso di superare i 100 chilometri di quota (la linea di Karman, contro gli 86 di Branson) prima di tornare sulla Terra.
"Il giorno più bello", ha commentato
"È stato Il miglior giorno in assoluto", ha commentato il paperone statunitense dopo aver rimesso piede al suolo.
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