L'esperimento Alpha al CERN di Ginevra ha permesso di elaborare un profilo più preciso dell'antimateria. Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature, apre le porte alla possibilità di ricostruire le ragioni che hanno permesso alla materia, subito dopo il Big Bang, di prevalere sul suo opposto.
Il gruppo di scienziati, coordinati da Jeffrey Hangst, si è chiesto perché non vediamo, ad esempio, antistelle o antigalassie. Gli ingegneri hanno così costruito, grazie agli acceleratori di particelle, delle "fabbriche" di pezzetti di antimateria per studiarne le caratteristiche.
Quindicimila atomi di antidrogeno — opposto dell'idrogeno l'elemento più abbondante del cosmo come lo conosciamo oggi — sono stati ingabbiati in speciali trappole magnetiche, affinché potessero essere analizzati con tecniche spettroscopiche. Il risultato è l'identikit più preciso mai ottenuto dell'antimateria, per Hangst "un traguardo inseguito da 30 anni".
ATS/px
Per saperne di più: il sito web dell'esperimento Alpha al CERN