La sigaretta elettronica si sta affermando sempre più sul mercato. Ma essendo un dispositivo di recente invenzione, non esistono ancora studi riconosciuti che dimostrino la sua innocuità, o leggi che ne regolarizzino il consumo. La Svizzera, per questo motivo, la classifica come un “oggetto d’uso” e vieta la vendita di liquidi di ricarica contenenti nicotina (per saperne di più, clicca qui ).
Il consumo delle cosiddette e-cigarette, per il momento, non è quindi definito nella legge federale sulla protezione contro il fumo passivo e, di conseguenza, “i cantoni possono regolarizzarne l’uso autonomamente”. Ce lo ha spiegato Eva van Beek , portavoce dell’Ufficio federale della sanità pubblica.
Attualmente, però, nessuna autorità cantonale ha preso delle misure per limitare l’uso di questo dispositivo nei luoghi chiusi. Ma le discussioni al riguardo stanno aumentando. E infatti, nella Svizzera italiana, qualche divieto " ad ho c " è già stato introdotto e altri potrebbero presto scattare.
Bar e ristoranti: decide l’esercente
“Allo stato attuale non crediamo ci sia la necessità di vietare la sigaretta elettronica negli esercizi pubblici, perché non abbiamo constatato un aumento dell’uso di questi apparecchi”, ci ha detto Alessandro Pesce , portavoce di GastroTicino. “Ad ogni modo – continua – il nostro Ufficio giuridico ha deciso di prendere posizione in merito, dando al gerente la possibilità di decidere” .
Al cinema: “Meglio di no”
Anche Antonio Prata , responsabile del Cinestar di Lugano, ci ha risposto che per il momento non ha notato persone fumare una e-cigarette durante la proiezione di un film. “Ma se succedesse dovremmo proibirla, – aggiunge – considerando che il vapore che viene rilasciato potrebbe infastidire la visione al pubblico”.
Discussioni in corso per i treni, ma “e-cigarette non gradite”
Pure sui treni delle Ferrovie federali svizzere non esiste ancora un divieto vero e proprio. Per ora. Ma secondo Roberta Trevisan , portavoce delle FFS in Ticino, la situazione è in evoluzione.
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“Sulle Poste vige il fairplay”
“Presso Autopostale svizzera SA la sigaretta elettronica non è ancora un problema e quindi tema di discussione”, ci ha spiegato la portavoce dell’azienda di trasporti elvetica, Monika Trost . “Ma sui nostri mezzi vige il fairplay: i clienti devono poter viaggiare in modo confortevole e indisturbati. Perciò tutti devono aver rispetto nei confronti degli altri utenti”.
Vietata sugli aerei
Per quanto riguarda infine il trasporto aereo svizzero, il portavoce di Swiss Mehdi Guenin ci ha spiegato che a bordo dei loro velivoli vige il divieto di fumare e ciò vale anche per la sigaretta elettronica. “Anche perché non è facile distinguere se la persona sta fumando una vera sigaretta oppure una elettrica. E poi, vedendo altri fumare a bordo, si può creare un po’ di confusione tra i passeggeri”.
Lo stesso vale anche per Darwin : “A bordo dei nostri voli non è consentito l’uso della sigaretta elettronica”, ci ha infatti risposto il responsabile della comunicazione e del marketing, Massimo Boni .
Di divieti veri e propri, dunque, al momento ce ne sono pochi. Ma la situazione è certamente in evoluzione.
Sara Matasci
Fine parte 1 - seguirà parte 2
"L'interesse e la curiosità verso questo prodotto non manca"
Nonostante nei paesi che confinano con la Svizzera si fa un gran parlare della sigaretta elettronica, alle nostre latitudini non tutti sanno esattamente di cosa si tratta. Molti altri, invece, sono scettici al riguardo. "Ma l'interesse e la curiosità verso questo prodotto non manca", ci ha spiegato Luca Vivarelli, proprietario di due negozi (a Locarno e a Bellinzona) che vendono le e-cigarette.
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