I concimi favoriscono le piante che crescono più in fretta e più in alto, a scapito di altre specie. Gli erbivori, dunque, contribuiscono a mettere un freno alla perdita di biodiversità provocata dallo spargimento dei fertilizzanti.
È quanto emerge da uno studio internazionale pubblicato dalla rivista britannica «Nature», al quale hanno partecipato anche l'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL) e l'Università di Zurigo.
Lo studio - denominato «Nutrient Network» - è stato realizzato in 41 siti di tutto il mondo, savane e praterie nordamericane comprese, senza dimenticare i pascoli alpini. Tra i luoghi ispezionati dai ricercatori, due si trovano in Svizzera. Anita Risch e Martin Schütz, del WSL, hanno raccolto dati in Val Monastero (GR), mentre Yann Hautier, dell'Università di Zurigo, sullo Zugerberg (ZG).
ATS/M.A.