Fotografare i buchi neri, come quello che si trova al centro della Via Lattea, è per definizione impossibile. Neanche la luce, infatti, è in grado di sfuggire alla loro forza di attrazione gravitazionale. Una nuova tecnica per produrre un’immagine di questi misteri dell’universo, però, è stata sviluppata dai ricercatori dell’MIT e di Harvard.
Si tratta di un algoritmo che permette di combinare i dati raccolti dai radiotelescopi sparsi sulla Terra e trasformare l'intero pianeta in un'unica, gigantesca, antenna in ascolto dell'universo. Le onde radio necessitano infatti di parabole molto grandi per essere captate correttamente.
Il metodo, che verrà presentato durante un convegno scientifico che si terrà a fine giugno a Las Vegas, migliorerebbe le attuali tecniche simili, dette di interferometria, e potrebbe rendere dunque più vicina la possibilità di "fotografare l’invisibile".
ansa/ZZ