Glasshole è il termine con cui vengono etichettati sul web gli utilizzatori maleducati dei Google Glass, gli occhiali dotati di realtà aumentata prodotti da Google. Sono diversi gli explorer che negli Stati Uniti stanno testando il gadget della società di Mountain View, guadagnadosi l'epiteto tutt'altro che lusinghiero.
C’è chi filma o scatta foto ad insaputa dei soggetti, chi si perde nei contenuti e fissa il vuoto per ore, chi mostra tutta la sua insofferenza alle domande dei curiosi che riconoscono l’apparecchietto.
Google sembra avere captato il danno d’immagine provocato dagli atteggiamenti degli utilizzatori, ed è corsa ai ripari, divulgando una sorta di galateo.
I consigli di Google
- Esplorare il mondo circostante abbinando le informazioni fornite dagli occhiali invece di isolarsi o distrarsi;
- Chiedere il permesso per scattare foto o registrare video, funzioni che destano già preoccupazioni sul fronte della privacy tanto che per alcuni exporer sarebbe già scattato il divieto d’ingresso a cinema, pub e casinò;
- Non perdersi nella realtà virtuale offerta dal gadget: «Starsene in disparte in un angolo a fissare e filmare non fa guadagnare nuovi amici»;
- Evitare di “leggere Guerra e pace”. Gli occhiali sono pensati per accedere a informazioni veloci e il loro utilizzo prolungato provocherebbe emicranie;
- Vietato essere “strani o maleducati”. Tale comportamento non alimenta entusiasmo e curiosità. Anzi, sul web circolano già parecchie parodie dei Glasshole.
ATS/AB