Scienza e Tecnologia

Hera, al via la prima missione europea di difesa planetaria

La sonda andrà a studiare gli effetti della missione DART sul sistema binario Dydimos - Convolti anche scienziati svizzeri

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Simulazione della missione Hesa che si avvicina all'asteroide Dimorphos per mappare il cratere d'impatto lasciato dalla sonda spaziale DART della NASA

  • ESA
Di: ATS/RSI INFO 

Hera, la prima missione europea di difesa planetaria, è pronta al lancio dopo soli 4 anni di sviluppo. La missione, in partenza da Cape Canaveral con un razzo Falcon 9 di SpaceX, studierà le conseguenze della missione DART della NASA sull’asteroide binario Didymos.

Se tutto procederà secondo i piani, a marzo 2025 Hera compirà un passaggio ravvicinato con Marte per guadagnare velocità e raggiungerà l’asteroide tra due anni, a dicembre 2026.

Al progetto hanno partecipato oltre 70 aziende europee e giapponesi. La missione porterà due nanosatelliti, Juventas e Milani, che studieranno la struttura e la composizione di Dimorphos, il più piccolo tra i due asteroidi del sistema Didymos deformato dall’impatto di Dart.

Partecipazione svizzera

L’Università di Berna ha sviluppato modelli per simulare l’impatto della sonda: secondo i risultati DART non solo ha causato un cratere, ma ha anche deformato completamente l’asteroide. Il team di ricerca conta sulle misurazioni della missione Hera per perfezionare le proprie conclusioni.

La NASA contro un asteroide

Telegiornale 27.09.2022, 22:00

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