Scienza e Tecnologia

Hera, al via la prima missione europea di difesa planetaria

La sonda andrà a studiare gli effetti della missione DART sul sistema binario Dydimos - Convolti anche scienziati svizzeri

  • 5 ottobre, 10:05
  • 5 ottobre, 10:20
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Simulazione della missione Hesa che si avvicina all'asteroide Dimorphos per mappare il cratere d'impatto lasciato dalla sonda spaziale DART della NASA

  • ESA
Di: ATS/RSI INFO 

Hera, la prima missione europea di difesa planetaria, è pronta al lancio dopo soli 4 anni di sviluppo. La missione, in partenza da Cape Canaveral con un razzo Falcon 9 di SpaceX, studierà le conseguenze della missione DART della NASA sull’asteroide binario Didymos.

Se tutto procederà secondo i piani, a marzo 2025 Hera compirà un passaggio ravvicinato con Marte per guadagnare velocità e raggiungerà l’asteroide tra due anni, a dicembre 2026.

Al progetto hanno partecipato oltre 70 aziende europee e giapponesi. La missione porterà due nanosatelliti, Juventas e Milani, che studieranno la struttura e la composizione di Dimorphos, il più piccolo tra i due asteroidi del sistema Didymos deformato dall’impatto di Dart.

Partecipazione svizzera

L’Università di Berna ha sviluppato modelli per simulare l’impatto della sonda: secondo i risultati DART non solo ha causato un cratere, ma ha anche deformato completamente l’asteroide. Il team di ricerca conta sulle misurazioni della missione Hera per perfezionare le proprie conclusioni.

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La NASA contro un asteroide

Telegiornale 27.09.2022, 22:00

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