Gli albori della tecnologia risalgono a 67.000 anni fa: lo testimoniano gli utensili scoperti in una caverna della costa dell'attuale Kenya, popolata stabilmente dagli esseri umani per oltre 10.000 anni. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications.
La grotta di Panga ya Saidi
Nella caverna africana di Panga ya Saidi i paleontologi dell'Istituto Max Planck hanno rinvenuto piccoli monili ricavati da ostriche, conchiglie e ossa, su cui sono ben evidenti segni di graffiature, a indicare o una notevole capacità manuale dei nostri antenati Sapiens insediati nella costa orientale africana. Un mutamento nelle abitudini di caccia, che non fu però brusco ma graduale. Le maggiori informazioni relative ad antichi utensili risalivano finora alla Rift Valley e al Sudafrica.
Per Nicole Boivin, coordinatrice dello studio, "l'hinterland e le foreste della costa orientale africana sono state considerate a lungo marginali nell'evoluzione umana. Questa scoperta cambia la percezione degli archeologi".
ATS/Bleff
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