Vita dura per i professionisti del bluff: si fa sempre più vicino, infatti, il momento in cui l'intelligenza artificiale sarà in grado di rilevare se qualcuno sta mentendo, è innamorato o sta per compiere atti di violenza. Sta per iniziare l'era della cosiddetta "empatia tecnologica", come ha spiegato lunedì a Vancouver la direttrice scientifica dei Dolby Laboratories, Poppy Crum.
La chiave non sta in una nuova macchina della verità, ma nel combinare insieme l'uso dell'intelligenza artificiale con strumenti già presenti con le attuali tecnologie, come i sensori dell'elettro-encefalogramma, monitor del ritmo cardiaco, camere a immagini termiche e sensori di risposta cutanea.
Sono tanti, infatti, gli indizi del corpo che tradiscono, pur non volendo, sentimenti ed emozioni, come la dilatazione delle pupille, che indica quanto duramente stia lavorando il cervello, il calore irradiato dalla pelle quando si è stressati o innamorati o le molecole presenti nell'aria emesse con il respiro, assicurano gli esperti.
ATS/bin