L'atmosfera primitiva di Marte conteneva una quantità di anidride carbonica troppo bassa per garantire una temperatura compatibile con la presenza di acqua liquida in superficie. Lo indicano gli ultimi dati raccolti nel cratere Gale dal veicolo Curiosity della NASA.
L'enigma, che sta dando parecchi grattacapi agli esperti, nasce proprio dagli antichi sedimenti della cavità, dove precedentemente erano stati individuati argille e solfati, che normalmente si formano se c’è acqua liquida. Le ultime analisi rivelano però si tratta di quantitativi scarsi. Questo dato mette in dubbio i modelli teorici elaborati sul passato del pianeta rosso, che ipotizzavano una fitta cappa di anidride carbonica capace di garantire un effetto serra e dunque una temperatura superficiale adatta alla formazione dell’elemento ricercato.
Secondo l'astrobiologo spagnolo Alberto Fairen, sono due le possibili soluzioni dell’arcano: ''O non abbiamo ancora modelli climatici all’altezza, oppure la sequenza di sedimenti si è formata in un clima davvero molto freddo''.
ATS/dielle