Il giorno in cui per fare il pieno ad una vettura elettrica occorrerà il medesimo tempo come per una qualsiasi vettura con motore a scoppio, l’auto elettrica diverrà nettamente più concorrenziale rispetto ad oggi. Ne sono convinti alcuni ricercatori del Politecnico federale di Losanna (EPFL) che hanno altresì individuato la soluzione per consentire alla rete elettrica di non andare in tilt qualora dovesse essere chiamata a sopportare migliaia di ricariche veloci contemporaneamente.
I ricercatori dell’EPFL hanno pensato di realizzare una mega batteria tampone che accumula energia per poi fornirla in quantità sufficiente alla stazioni di ricarica rapida il cui numero sarà pure esponenzialmente aumentato sul territorio.
Concretamente si tratta di realizzare un’imponente batteria litio-ferro della grandezza di un container che si approvvigiona a potenza contenuta dalla rete e può riversare l’energia accumulata alle stazioni di ricarica rapida senza far cadere la rete. Per dimostrare che la loro idea funziona, i ricercatori del Laboratorio di elettronica industriale dell’EPFL, in collaborazione con il Poli di Zurigo, con la bernese HES e l’Empa, hanno costruito un batteria tampone che si ricarica sulla rete a bassa tensione per poter fornire alle stazioni di ricarica rapida i 20-30 kWh necessari al rifornimento di un veicolo elettrico standard. In futuro l’idea è quella di diminuire ancora i tempi di ricarica e di minimizzare gli ingombri delle batterie tampone.
Red.MM/Swing