Oltre il raggiro

Ricchi in pochi click? Occhio, tornano gli annunci “fake”

Una nuova ondata delle cosiddette truffe dei falsi investimenti travolge la Svizzera – I cybercriminali usano l’intelligenza artificiale - Hanno clonato Lorenzo Mammone, Sergio Ermotti e ora anche Angelo D’Andrea

  • 27 agosto, 13:00
  • 27 agosto, 14:51
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Le truffe della pubblicità

Telegiornale 16.05.2024, 20:00

  • RSI
Di:  Ludovico Camposampiero 

ATTENZIONE: Questo articolo è stato pubblicato alcuni mesi fa ma abbiamo deciso di proporlo nuovamente poiché una nuova ondata di “truffe del falso investimento” sta attraversando la Svizzera. Questa volta viene usato abusivamente il volto del nostro conduttore Angelo D’Andrea. Ricordiamo che né RSI né i suoi giornalisti sponsorizzano simili investimenti farlocchi che in tutti i casi si rivelano essere delle truffe. Buona lettura.

Uno strano annuncio si sta diffondendo a macchia d’olio, da giorni, sui principali social media. Protagonisti sono il nostro Lorenzo Mammone e il CEO di UBS Sergio Ermotti. Nel filmato pubblicato online il conduttore fa una dichiarazione da non crederci: “Sergio Ermotti ha deciso di divulgare un trucco per arricchirsi facilmente che sta facendo tremare banche e potenti in Svizzera”.

Troppo bello per essere vero? Infatti, non lo è: si tratta di una “fake news”, di un tentativo di “scam”, chiamatelo come volete, si tratta di una truffa!

Annunci del genere fanno parte del filone che le autorità chiamano “truffe dei falsi investimenti”. Ne avevamo già parlato negli scorsi mesi, in un lungo articolo di “debunking” nel tentativo di riavvolgere il filo di questi raggiri.

Ora, dopo un periodo di apparente quiete, questi finti annunci sono tornati a diffondersi e numerose sono le segnalazioni arrivate in redazione. Una delle versioni attuali propone un finto servizio targato RSI con appunto Lorenzo Mammone che introduce una fantomatica intervista al direttore della grande banca svizzera, il quale sostiene – nel finto video – di aver lanciato una nuova piattaforma di investimenti molto redditizia e aperta a tutti. L’introduzione nello studio di Patti Chiari e l’intervista a Ermotti sono in parte reali, ma sono state modificate con l’aiuto dell’Intelligenza artificiale (IA). È la cosiddetta tecnica del “deep fake”.

“I deep fake sono video creati a partire di filmati originali – spiega alla RSI Ivano Somaini, esperto di sicurezza informatica - si cambia poi l’espressione del viso e quello che viene detto dalle persone che si vedono nel video. È una tecnica sempre più usata da truffatori e cybercriminali per creare scenari che aumentino la credibilità della truffa”.

L’intelligenza artificiale, insomma, viene sempre più usata anche da chi ha cattive intenzioni.

Dai social ai siti “fake” alla piattafome farlocche per il trading

Il modus operandi di chi sta alla testa di questi raggiri non sembra essere cambiato: si diffondono questi finti annunci sui social, soprattutto su Facebook, dove l’età media è più alta e dove non tutti hanno i necessari anticorpi digitali, e cliccandoci sopra si finisce su un sito farlocco ma che sembra quello di un giornale e di una televisione svizzera.

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Anche il nostro sito di recente è stato clonato

  • RSI

Anche il nostro sito internet di recente è stato clonato. All’interno di una finta pagina, è poi presente una notizia strampalata che tesse le lodi di nuovi sistemi di investimento, invitando poi l’utente a iscriversi a una piattaforma di trading. Lo scopo dei truffatori è di spingere le persone dapprima a depositare piccole somme e successivamente capitali sempre più ingenti. Denaro che tuttavia in poco tempo si volatilizzerà e sarà impossibile da recuperare.

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La finta piattaforma sulla quale si finisce cliccando su questi falsi annunci

Gruppi organizzati e truffe a ondate

Chi sta alla base di questi raggiri o tentativi di raggiro? Per Ivano Somaini si tratta di “veri e propri gruppi criminali organizzati a vari livelli: ci sono persone che si occupano di creare queste pubblicità online, quelle che clonano i siti e quelle che alla fine faranno sparire i soldi”.

Questi cosiddetti “scam” seguono inoltre dei cicli: “Analizzando queste ondate ho rilevato che queste pubblicità fake vengono proposte a livello internazionale - spiega ancora l’esperto -. Ho visto che questi truffatori pubblicano prima pubblicità pensate per fare breccia in Italia, poi in Belgio, poi in Finlandia per esempio, poi i truffatori tornano a rivolgersi alla Svizzera (annunci del genere vengono prodotti nelle varie lingue nazionali, ndr.) per infine ricominciare il giro”.

Le truffe online in generale sono in continuo aumento, come rilevano le statistiche. Il consiglio rimane dunque sempre lo stesso: diffidate da annunci reboanti, perché non esistono trucchi per diventare ricchi facilmente.

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