La criminalità sul web è un fenomeno in evidente crescita: tanto che nel secondo semestre del 2023 l’Ufficio federale della cibersicurezza (UFCS) ha ricevuto 30’331 notifiche di reati a fronte di 16’951 nello stesso periodo del 2022.
I tentativi di truffa più comuni? Offerte d’impiego fasulle e telefonate di finti agenti di polizia come anche numerose “truffe del CEO”, un fenomeno particolarmente perfido di raggiro che prende di mira i collaboratori di una società addetti ai pagamenti; quest’ultimi vengono indotti ad effettuare versamenti su ordine spedito via mail da un falso superiore gerarchico cui è stata sottratta l’identità.
RG 12.30 del 06.05.2024 - La corrispondenza da Berna di Gian Paolo Driussi
RSI Info 06.05.2024, 12:47
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Anche il numero di annunci di phishing è più che raddoppiato rispetto all’anno precedente, passando dai 2’179 nel 2022 a 5’536 nel 2023. Va menzionato in particolare il cosiddetto phishing a catena: i criminali usano caselle di posta elettronica compromesse per inviare e-mail a tutti gli indirizzi registrati.
Poiché i destinatari conoscono l’indirizzo elettronico del mittente è più probabile che cadano nella trappola. La casella di posta elettronica del destinatario è quindi violata a sua volta e l’elenco dei contatti viene utilizzato come prima. L’UFCS ha anche ricevuto un numero crescente di segnalazioni di tentativi di frode che utilizzano l’intelligenza artificiale (IA). In questo caso si utilizzano immagini generate dall’intelligenza artificiale nei tentativi di “sextortion”, o estorsione a sfondo sessuale.