Superluna. Ancora una, verrebbe da dire, visto che quella che sarà visibile nei cieli dell'emisfero settentrionale nella notte fra mercoledì e giovedì sarà già la terza del 2019. Se la prima, il 21 gennaio, aveva coinciso con un'eclissi che le aveva fatto assumere una colorazione rossa, la seconda il 19 febbraio era stata la più grande dell'anno. E questa? La sua particolarità è quella di coincidere con l'equinozio di primavera, che cade astronomicamente parlando alle 22:58 di mercoledì sera.
Perché superluna? A fare apparire il nostro satellite circa il 10% più grande di quanto non sembri di solito concorrono due fattori. Da un lato la sua vicinanza alla Terra: percorrendo in poco più di 27 giorni la sua orbita ellittica, la Luna raggiunge il suo perigeo, il punto più vicino al pianeta, a 363'000 chilometri da noi. All'opposto c'è l'apogeo, quando la distanza è di 405'000 chilometri.
Dall'altro, il perigeo deve coincidere con la luna piena, che avviene quando la sua posizione è opposta a quella del Sole rispetto alla Terra.