La felicità di una popolazione non dipende dalla prosperità di un paese, né dalla sicurezza. Dipende invece dai geni. È quanto sostengono alcuni studi pubblicati sul "Journal of Happiness Studies". Michael Minkov dell’Univesità di Varna (Bulgaria) e Harris Bond, del politecnico di Hong Kong, nella loro ricerca hanno messo in evidenza come le variazioni del numero di persone che si definisce "felice" in una determinata nazione sono strettamente legate alla diffusione di una variante genetica.
I paesi più "contenti" sono quelli dove si trova la più alta prevalenza di un "allele A" che impedisce la degradazione dell’anandamide, una sostanza naturale che accresce i piaceri sensoriali e diminuisce il dolore.
Le popolazioni dove questa variante è più diffusa sono quelle dell’Africa occidentale (in particolare Ghana e Nigeria), e dell’America Latina (specialmente Messico e Colombia). I più infelici sarebbero invece gli abitanti di Algeria, Giordania, Cina e Tailandia. In Europa il primato della gioia andrebbe alla Svezia, dove l’allele A è molto diffuso. I più scontenti sarebbero invece gli italiani e gli spagnoli.
afp/ZZ