Settantacinque anni di LSD

L'LSD compie 75 anni. Il 16 aprile 1943, il ricercatore Albert Hofmann ne scoprì "per caso" a Basilea gli effetti allucinogeni. Quel venerdì, il chimico originario di Baden stava sistemando il suo laboratorio presso l'azienda Sandoz, quando ingerì dalle sue dita un po' della sostanza a cui sta lavorando, il dietilammide dell'acido lisergico (LSD).

Hofmann ebbe quindi quella che nel 2006, per il suo 100esimo compleanno, descrisse come "una fantastica esperienza (...) durata tre, quattro ore". Il lunedì successivo, il 19 aprile, nel tentativo di scoprire di più al riguardo, ne prese volontariamente una dose eccessiva. Ciò che seguì fu "un trip dell'orrore".

In seguito a questa esperienza, continuò la ricerca fino a quando la casa farmaceutica lo immise sul mercato nel 1949. Venne applicato quale medicamento nella psicoterapia. L'Università di Zurigo, dopo una prima serie di esperimenti, pubblicò un rapporto in cui definiva la sostanza un aiuto efficace per evidenziare i problemi dei pazienti. Gli esperimenti si moltiplicarono, fino ad essere utilizzato nel trattamento degli alcolizzati e quale stimolatore dell'umore in pazienti schizofrenici o in traumi gravi.

Tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60, l'LSD divenne uno strumento spirituale, mistico e religioso, allontanandosi dalla ricerca e dalla cura delle patologie psichiatriche. Negli Stati Uniti, in particolare, divenne la droga "numero uno" del movimento hippy "flower power". Il telegiornale della RSI ha voluto accendere i riflettori su questo tema, offrendo due approfondimenti, che vi riproponiamo.

TG/bin