Una nuova via di cura si apre per i pazienti affetti da una particolare forma di leucemia grazie ad un farmaco "intelligente". Lo studio, pubblicato sul New England Journal of Medicine, è stato condotto da un ematologo italiano con il finanziamento un'associazione per la ricerca sul cancro.
Si chiama "Vemurafenib" il principio attivo alla base di questo medicinale che potrà rappresentare una nuova frontiera per il trattamento dei malati che non rispondono alle cure tradizionali. Esso colpisce selettivamente una lesione genetica all'origine della patologia; può essere assunto per via orale ed i suoi effetti tossici sono reversibili.
La ricerca è stata portata avanti parallelamente in Italia e negli Stati Uniti e in 49 pazienti sotto esame si è osservata una risposta al trattamento compresa tra il 96% il 100%.
ANSA/se