“Dopo Amherd”, iniziate le audizioni ai candidati

A Palazzo federale sono iniziate le audizioni dei due candidati ufficiali alla successione di Viola Amherd in governo. Nell’agenda di Markus Ritter e di Martin Pfister martedì ci sono stati i gruppi parlamentari della cosiddetta area borghes, PLR, UDC e Verdi liberali.

Proprio i deputati PLR voteranno all’interno del ticket, non c’è una preferenza di gruppo, ognuno voterà in scienza e coscienza, così ha detto il capogruppo Damien Cottier, che ha poi aggiunto: “sono due candidati competenti e siamo sollevati che il Centro sia riuscito a proporre un ticket e quindi una scelta”. La situazione di partenza vedeva un super favorito - il Consigliere nazionale Markus Ritter - e un outsider molto poco conosciuto, il consigliere di Stato di Zugo Martin Pfister. Si sta confermando l’impressione che quest’ultimo abbia iniziato a recuperare terreno. Fra l’altro ultimamente proprio il PLR aveva lanciato qualche segnale di interesse per lui, forse perché - sulla carta - più affine alla politica liberale provenendo da un cantone, Zugo (che di economia e business vive) e da una regione (la Svizzera centrale), che da decenni attende di essere di nuovo rappresentata in governo.

Non è dato sapere se l’UDC darà sostegno, che per qualcuno appare scontato, a Markus Ritter.  Il gruppo tornerà a riunirsi fra una settimana, alla vigilia dell’elezione, per discutere un’eventuale preferenza. Se si pensa all’affinità (in parte politica ma anche professionale) di Markus Ritter con diversi parlamentari UDC, potrebbe effettivamente essere questo l’esito. In un comunicato l’UDC afferma “Il nuovo Consigliere federale e capo del DDPS dovrà ispirarsi al principio “neutralità e dissuasione”. Dissuasione, va ricordato, che è concetto strategico militare ma anche economico e finanziario sviluppato nel secondo dopoguerra dalla Svizzera per non farsi attaccare. Concetto evocato fra l’altro ieri anche dall’associazione delle società militari svizzere durante un loro incontro con i candidati. La prossima settimana i due candidati del Centro incontreranno anche PS e Verdi.

PVL: “Pfister più vicino a nostre posizioni”

A nome del partito Verde liberale, Corina Gredig (ZH) ha affermato che i candidati, interrogati su molteplici temi, hanno fatto “bene” entrambe durante l’audizione. Pur non trattandosi di una raccomandazione di voto, Martin Pfister si è dimostrato tuttavia più vicino alle nostre posizioni, ha ammesso Gredig, che ha anche sottolineato l’esperienza in un esecutivo cantonale del candidato di Zugo.

In particolare, sono quattro i criteri che stanno a cuore al PVL, ha sottolineato la capogruppo del PVL: il rafforzamento della via bilaterale con l’UE e il futuro posto della Svizzera nell’architettura europea, la prosecuzione della svolta energetica con misure concrete e non solo fissando obiettivi, l’importanza dell’ecologia e della biodiversità e, per ultimo, la stabilità finanziaria e buone condizioni quadro per l’economia. “Per i Verdi liberali, ha aggiunto Gredig, è importante scegliere un futuro membro del governo che porti stabilità e sia dotato di lungimiranza in tempi geopolitici fragili come quelli che stiamo vivendo. Non cerchiamo semplicemente un capo di dipartimento, ha spiegato, ma un consigliere federale che sappia far avanzare il Paese in tempi difficili”.

Il PVL, ha ancora aggiunto Gredig, si riunirà martedì prossimo alla vigilia dell’elezione per un eventuale raccomandazione di voto. “Come per il PLR, anche i membri del nostro partito saranno liberi di scegliere chi vogliono come successore di Viola Amherd, ha precisato”.