L’accordo di libero scambio tra Svizzera e India s’ha da fare. Con 40 voti favorevoli e tre astenuti, il Consiglio degli Stati ha approvato l’intesa, che secondo il Governo rafforzerà la competitività degli esportatori elvetici nel Paese più popoloso del mondo. Il Nazionale deve ancora pronunciarsi.
L’accordo, stipulato tra Nuova Delhi e gli Stati dell’Associazione europea di libero scambio (AELS), di cui fa parte la Svizzera (assieme a Islanda, Liechtenstein e Norvegia), rappresenta un’importante “pietra miliare della politica commerciale” elvetica, ha indicato Tiana Angelina Moser (PVL/ZH) a nome della commissione.
Il compito principale della politica economica estera della Confederazione “consiste nel creare per le imprese elvetiche le migliori condizioni d’accesso ai principali mercati esteri”, ha aggiunto, sottolineando che “con questa intesa la Svizzera colma una lacuna”.
La conclusione del presente accordo di partenariato economico e commerciale “rafforzerà la competitività dell’economia elvetica rispetto all’UE, al Regno Unito o agli Stati Uniti, che non dispongono ancora di un patto con l’India”, ha sottolineato la Moser. La Svizzera avrà così un vantaggio competitivo almeno per un certo periodo.
“Dopo 16 anni di trattative la Confederazione e gli altri Stati dell’AELS si sono affermati tra i primi partner europei”, ha dichiarato il consigliere federale Guy Parmelin martedì. Con l’entrata in vigore dell’accordo, “il 94,7% delle attuali esportazioni svizzere verso l’India beneficerà di dazi ridotti - in alcuni casi con periodi transitori - e ciò andrà a tutto vantaggio della competitività delle aziende elvetiche”, ha aggiunto Parmelin.
Notiziario 11.00 del 03.12.2024