Svizzera

“Un terzo dei femminicidi durante o poco dopo la separazione”

La Svizzera potrebbe dotarsi di una statistica federale sul fenomeno - Intervista alla criminologa Nora Markwalder, che cura a livello universitario il database sugli omicidi

  • 20 marzo, 14:01
  • 20 marzo, 14:24
02:28

RG delle 12.30 del 20.03.25, il servizio di Laura Dick

RSI Info 20.03.2025, 13:54

Di: Radiogiornale/Dick/Spi 

I femminicidi in Svizzera sono in media 15 all’anno. In media, perché non esiste una statistica ufficiale. Ma solo una raccolta di dati a livello universitario. Una lacuna potrebbe essere in futuro colmata. Infatti il Consiglio nazionale ha approvato mercoledì un postulato che chiede di verificare la fattibilità di una tale statistica per meglio contrastare questa piaga.

“Avere una statistica a livello nazionale è molto importante per comprendere il fenomeno”, dice alla RSI Nora Markwalder, criminologa e docente all’università di San Gallo. È lei a curare attualmente la raccolta dei dati sugli omicidi, basandosi sui dossier penali. “È molto importante - prosegue la studiosa - conoscere le motivazioni dell’omicidio per determinarne i fattori di rischio. Nella maggior parte delle situazioni in cui una donna viene uccisa dal proprio partner, spicca l’elemento della gelosia. Inoltre, il contesto di separazione in una coppia è un grande fattore di rischio. Abbiamo constatato che un terzo dei casi di femminicidio è correlato a questo contesto. Succede durante o poco dopo una separazione”.

Un database efficace, dice Markwalder al Radiogiornale, non può limitarsi a pochi dati: “Le statistiche di polizia raccolgono poche informazioni, come il sesso dell’autore, quello della vittima, l’arma utilizzata. Poco altro. Per un fenomeno così specifico, come il femminicidio, bisogna conoscere più aspetti, soprattutto la motivazione del gesto e la natura della relazione tra vittima e omicida”.

A proposito dell’evoluzione del fenomeno, in questi ultimi decenni, la criminologa rileva che “dagli anni 90 gli omicidi in generale sono diminuiti in maniera considerevole. Per contro, il numero di femminicidi, di omicidi nella coppia, è rimasto quasi stabile. Sono diminuiti molto, molto poco. Quindi la percentuale, in rapporto agli altri omicidi, è aumentata oggi attorno al 40%”.

È difficile tuttavia spiegare questo immobilismo: “Vediamo che questa stabilità perdura nel tempo, da decenni, da secoli potremmo dire, mentre le statistiche degli omicidi tra uomini sono più volatili. Può darsi che ciò sia legato ai conflitti all’interno della coppia, che sono sempre esistiti, esisteranno ancora in futuro e che quindi sono in qualche modo stabili, ma è molto difficile trovare una spiegazione”.               

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare