Cassa malati

300 franchi non bastano: la franchigia minima salirà

Dopo gli Stati, anche il Nazionale dice “sì” a una mozione sui costi della salute, ora tocca al Governo definirne l’applicazione

  • 19 marzo, 17:17
  • 20 marzo, 08:29
564945630_highres.jpg

Agli assicurati sarà chiesto un contributo maggiore

  • keystone
Di: ATS/pon 

La franchigia minima di cassa malati - la quota annuale a carico dell’assicurato prima che subentri l’assicuratore - sarà aumentata affinché rispecchi meglio l’evoluzione dei costi. Dopo gli Stati in settembre, mercoledì anche il Consiglio nazionale ha approvato una mozione di Esther Friedli (UDC/SG) con 118 voti contro 70 (4 gli astenuti).

Il relatore commissionale, il ginevrino Cyril Aellen (PLR), ha giustificato il “sì” alla proposta con l’aumento costante dei costi sanitari a carico dell’assicurazione di base: dal 1996, anno di entrata in vigore della legge attuale, sono più che triplicati. L’ultimo ritocco alla franchigia risale però a oltre 20 anni fa.

Di fronte a consumi sempre più elevati delle prestazioni sanitarie, con conseguente esplosione dei costi, un aumento della franchigia permetterebbe di rafforzare la responsabilità individuale e la sensibilità ai costi della popolazione, ha sostenuto Aellen. Una simile misura contribuirebbe anche a ridurre il livello dei premi.

Il campo rosso-verde ha espresso invece il proprio disappunto, sottolineando che un incremento della franchigia minima, ora fissata a 300 franchi, rappresenta uno schiaffo ai malati cronici, oltre a violare il principio di solidarietà. Per molte persone, una franchigia bassa è una necessità, ha sottolineato in particolare Brigitte Crottaz (PS/VD). Già oggi molte persone non vanno dal medico, o ci vanno troppo tardi, per motivi economici. La proposta non farebbe altro che peggiorare le cose, ha sostenuto.

Inoltre, “l’aumento della franchigia non permetterà di ridurre i costi della sanità, che dipendono dall’invecchiamento della popolazione, dai progressi delle tecnologie mediche ma soprattutto dei profitti esagerati di certi attori del sistema sanitario”, ha proseguito la vodese.

L’atto parlamentare passa ora al Consiglio federale per la sua applicazione. Il Governo, per bocca di Elisabeth Baume-Schneider, si è detto favorevole alla proposta, purché l’incremento sia “moderato e sopportabile”.

01:24

RG 12.30 del 19.03.2025 La corrispondenza di Alessio Veronelli

RSI Info 19.03.2025, 17:11

  • keystone
rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare