Era partito per Vevey nel ’55. Aveva 18 anni, era orfano di guerra, e doveva restare “solo un paio di settimane”. Ma da allora, il signor Massimo Paravisi non è più tornato. Era arrivato da Bergamo per fabbricare le strutture della Fête des vignerons, come racconta lui stesso alla RSI mentre si trova in una bocciofila della località vodese.
“Abbiamo costruito tutto e poi quando è finita la festa lo abbiamo smontato”, ricorda. Alla fine, però, non è tornato più, e come tanti emigrati ha fatto un po' di tutto: panettiere, meccanico, autista. A Vevey il signor Paravisi ha anche trovato moglie. Oggi, dice, non ha alcun rimpianto circa la sua decisione di restare.
La testimonianza completa raccolta da Alan Crameri nell'RG delle 12.30 del 24.07.2019.