Svizzera

Abusi nella Chiesa, Morerod sceglie la trasparenza

Il vescovo di Losanna, Ginevra e Friburgo pubblica la lettera ricevuta dal Vaticano: “Attestazioni di fiducia e due rimproveri” ma “non c’è stato nessun insabbiamento”

  • 6 dicembre 2024, 12:35
01:44

RG 12:30 del 6.12.2024 Il servizio di Lucia Mottini

RSI Info 06.12.2024, 12:35

  • keystone
Di: ATS/pon 

Il vescovo di Losanna, Ginevra, e Friburgo, Charles Morerod, ha pubblicato venerdì la lettera che lo concerne nel dossier relativo alla gestione dei casi di abuso sessuale in seno alla Chiesa svizzera. Contiene “attestazioni di fiducia e due rimproveri”, precisa il 63enne, che compie questo esercizio di trasparenza dopo la comunicazione della sua elezione, il 4 dicembre, alla testa della Conferenza dei vescovi svizzeri. Era l’unico candidato eleggibile, come riconosce lui stesso, data l’età di diversi membri della Conferenza.

Il frutto dell’indagine svolta su incarico del Vaticano da monsignor Joseph Maria Bonnemain, vescovo di Coira, era già stato reso noto per sommi capi nei mesi scorsi, ma il non dettaglio delle missive inviate a Morerod e ad altri.

La missiva, afferma Morerod in una nota, conferma l’assenza di tentativi di dissimulazione dell’accaduto. “Non sono emerse rilevanti omissioni sostanziali (...) né è emerso di conseguenza alcun insabbiamento o dolo”, si legge in effetti nella missiva redatta il 9 settembre dal cardinale statunitense Robert Francis Prevost, a capo del Dicastero per i vescovi. Come già scritto dalla procura di Friburgo nel dicembre del 2023, prosegue Morerod, “mi si ringrazia della vicinanza dimostrata nei confronti delle vittime”.

Quanto ai due rimproveri, il primo riguarda la mancata apertura di un’inchiesta canonica in alcuni casi. Una carenza procedurale senza la quale si sarebbe “potuto evitare una parte delle incresciose vicissitudini che hanno colpito codesta Chiesa”, scrive Prevost. Il vescovo si giustifica così: “Quattro mesi dopo essere entrato in carica (è nel ruolo dal 2011, ndr) ho incontrato vittime che mi hanno detto di non avere più fiducia nella giustizia ecclesiastica e chiedevano una commissione indipendente”, scrive, e “li ho aiutati a crearla”.

Il secondo rimprovero concerne “lo scarso discernimento” nella scelta di collaboratori, con particolare riferimento al vicario generale Bernard Sonney, autosospesosi dalla funzione ma che continua a esercitare come prete. Prevost raccomanda a Morerod di redarguirlo formalmente per dichiarazioni “inappropriate e fuori luogo” pronunciate tempo fa nei confronti di un uomo adulto. Lascia però al vescovo la possibilità di confermarlo o meno nel suo incarico. “Senza in nessun modo trascurare una sofferenza che persiste dopo decenni”, conclude il suo comunicato Morerod, “una sanzione non sarebbe giuridicamente giustificata”.

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare