Novartis ha accettato di pagare oltre 650 milioni di dollari per porre fine a una serie di azioni legali negli Stati Uniti. Il dipartimento di giustizia di Washington e alcune autorità locali avevano accusato la società di aver effettuato pagamenti illeciti per promuovere la prescrizione di propri farmaci tra il 2002 e il 2011.
"Nient’altro che tangenti", ha affermato il procuratore di Manghattan Audrey Strauss annunciando l’intesa. In un comunicato diffuso mercoledì Novartis ha fatto sapere di avere inoltre accettato una supervisione esterna negli Stati Uniti.
"Oggi siamo un'azienda diversa, con una nuova leadership, una cultura più forte e un impegno più completo nei confronti dell'etica radicata nel cuore della nostra azienda". ", ha affermato il CEO di Novartis Vas Narasimhan.
"Sono stato chiaro sul fatto che non voglio mai che raggiungiamo il successo commerciale a scapito dei nostri valori che devono sempre venire prima di tutto e sono alla base di ogni cosa che facciamo", ha concluso. Le indagini erano iniziate nel 2011 in seguito a una denuncia.